La digitalizzazione dei servizi bancari ha prodotto un ‘boom’ di contenziosi tra clienti e banche per i servizi e gli strumenti di pagamento. Questa la principale novita’ che ha caratterizzato il 2021 dell’Arbitro bancario finanziario, come emerge dalla relazione annuale. I ricorsi presentati lo scorso anno sono scesi del 28% a 22.300 circa con una significativa redistribuzione dei ricorsi per materia. I contenziosi sui pagamenti, scrive l’Arbitro, sono aumentati del 52% mentre sono risultati in netto calo quelli sui finanziamenti a fronte della cessione del quinto e di buoni fruttiferi postali anche se continua ad assorbire una quota rilevante del totale (34% riguardano appunto la cessione del quinto). Lo scorso anno sono stati restituiti alle clientela per effetto delle pronunce dell’Arbitro oltre 20 milioni.
Nel 2021 i 7 collegi in cui e’ organizzato l’Arbitro bancario e finanziario hanno deciso 27.461 ricorsi (27.429 le decisioni assunte nel 2020). Nel 48% dei casi, si legge nella relazione annuale, l’esito e’ stato favorevole ai clienti, con l’accoglimento totale o parziale delle loro richieste, e nel 17% con dichiarazione di cessazione della materia del contendere per l’accordo intervenuto tra le parti. Il restante 35% dei ricorsi, invece, e’ stato invece respinto: i Collegi hanno ritenuto la richiesta del cliente infondata o non provata, oppure inammissibile per il mancato rispetto della procedura. Il calo dei ricorsi nel 2021 ha interessato tutti i Collegi: il maggior numero di istanze arrivano sui poli di Milano e Roma. La relazione annuale dell’Abf mette in evidenza che il netto calo dei ricorsi accolti rispetto al 2020 (furono il 58% quell’anno) si deve soprattutto alla forte flessione dei ricorsi per la cessione dei quinto (c’e’ stata una modifica normativa lo scorso anno sulla cessione del quinto, si ricorda nella relazione, che ha influito sugli orientamenti dell’Abf) che nella stragrande maggioranza dei casi si concludevano con giudizi favorevoli al cliente. Il 2021 e’ stato l’anno di prima applicazione delle nuove disposizioni che regolano il funzionamento dell’Abf. Per ampliare la tutela offerta ai clienti, inoltre, e’ raddoppiato, da 100 a 200mila euro, l’importo che puo’ essere chiesto con il ricorso all’Arbitro; sono stati riconosciuti nuovi poteri ai Presidenti per una definizione anticipata della lite e per rendere piu’ efficiente il sistema. Dal prossimo primo ottobre, inoltre, i ricorsi potranno riguardare solo operazioni o comportamenti avvenuti nei sei anni precedenti la loro presentazione.
Dalla relazione annuale dell’Abf emerge anche l’evidenza che le regioni del Centro e del Sud Italia continuano ad essere caratterizzate per un numero di controversie in rapporto agli abitanti piu’ elevato rispetto a quelle del Nord.