Maria Cesaria Giordano, CEO e Co-founder di HRCOFFEE illustra i valori e le politiche aziendali che imprese e aziende dovrebbero attuare per contribuire al sostegno di una genitorialità paritaria
Nel mondo del lavoro, essere donna e imprenditrice non è una strada semplice ed è sempre in salita, lo dicono i dati: secondo l’Osservatorio dell’imprenditorialità femminile di Unioncamere – Infocamere[1] per la prima volta negli ultimi 6 anni, la vita delle imprese femminili ha un saldo negativo. Tra il 2019 e il 2020 siamo a quota -3.907. Anche se il numero di donne al vertice in Italia è cresciuto dello +0,88% con 8.602 nuove posizioni, le donne che ricoprono cariche nel mondo imprenditoriale sono calate, andando a perdere quasi 12mila posizioni tra dicembre 2019 e dicembre 2021, con un calo consistente soprattutto tra le socie (circa 19mila in meno) e le titolari di imprese individuali (circa 7mila in meno).
Ma quando si tratta anche di Mompreneurs, ossia donne, mamme, imprenditrici che si rifiutano di scegliere fra i figli e la carriera o fra l’essere casalinghe o manager, perchè puntano a realizzare se stesse svolgendo un lavoro che amano e costruendo una propria attività, la situazione si complica.
Ma nell’attuale mercato del lavoro, cosa significa essere donna, mamma, moglie e lavoratrice? E su quali valori e mission dovrebbero puntare imprese e aziende per contribuire al sostegno delle mamme imprenditrici?
“Oggi noi donne, imprenditrici e mamme stiamo superando pregiudizi e sfidando il temuto soffitto di cristallo, ovvero “il senso di colpa” – afferma Maria Cesaria Giordano, CEO e Co-founder di HRCOFFEE – Sono cresciuta in una famiglia dove la mamma è la donna di casa che deve accudire i figli e gestire le faccende domestiche. Il papà è l’uomo/il lavoratore che porta a casa i soldi al fine di fare investimenti per i propri figli e dare la possibilità alla mamma di gestire tutte le attività di casa. Un compromesso tra i due che piaceva e piace ancora oggi. Io, al contrario, ho sempre sentito l’esigenza di superare questa visione dei ruoli ma senza che nessuno me lo facesse pesare. Ho sempre pensato che grazie allo studio sarei stata una donna libera di scegliere la mia strada”.
HRCOFFEE è una realtà innovativa, compartecipata da Exprivia S.p.A.[2] che dà voce ai propri dipendenti coniugando i loro bisogni con quelli dell’azienda. Per farlo, la startup ha sviluppato una tecnologia che favorisce e stimola l’interazione tra i collaboratori creando un ambiente di lavoro, inteso come luogo digitale, fatto di connessioni e condivisione.
Mettere al centro persone per HRCOFFEE non è solo il core business, ma un impegno costante e quotidiano: l’azienda ha infatti ottenuto la Certificazione Family Audit che qualifica HRCOFFEE come realtà attenta alle esigenze di conciliazione Famiglia-Lavoro dei propri dipendenti.
“Attualmente i nostri dipendenti hanno un’età media di 25 anni ma grazie alla certificazione del Family Audit stiamo introducendo una serie di azioni per i futuri dipendenti/genitori – afferma la Ceo di HRCOFFEE – Una tra queste è quella di offrire un servizio di babysitter in occasione di eventi che vengono svolti nei giorni festivi o oltre l’orario di lavoro in modo da alleggerire la famiglia dall’incombenza economica. Ci piacerebbe introdurre misure di gestione del tempo rivolto ai neogenitori e pensare ad un rientro della mamma a lavoro in loco a partire dai 9 mesi piuttosto che dai 3 o 5 mesi, mettendo a disposizione lo smart working”.
Secondo la CEO di HRCOFFEE imprese e aziende dovrebbero attuare delle politiche aziendali per contribuire al sostegno delle mamme imprenditrici. Come?
“Puntando a fare rete tra aziende e creare asili, palestre e altri servizi interaziendali dedicati ai dipendenti – ammette la founder – Nelle zone industriali i comuni devono sostenere la nascita di spazi dedicati al welfare interaziendali. Per questo motivo è necessario un dialogo tra aziende, pubblica amministrazione e terzo settore in grado di supportare e incidere sul cambiamento culturale della maternità/genitorialità”. La donna ha un grande super potere che è quello di “partorire” ma non per questo debba esser l’unica in famiglia a sacrificare il suo lavoro. Lasciamo che siano le donne a decidere cosa voler fare se continuare lavorare o accudire i figli. Intanto, spetta al territorio garantire servizi economicamente sostenibili per entrambi i genitori”.
A proposito di HRCOFFEE
HRCOFFEE è una startup innovativa con sede a Molfetta (BA) che opera nell’ambito dell’HrTech attraverso lo sviluppo di software customizzati e consulenza strategica in ambito Risorse Umane per piccole e medie imprese, grandi aziende e pubblica amministrazione che mirano ad assumere, impiegare e motivare in modo efficiente il personale per il raggiungimento degli obiettivi individuali, di squadra e aziendali. Nata nel 2018 e compartecipata da Exprivia S.p.A, l’azienda ha sviluppato un nuovo modello di gestione del personale basato su una piattaforma social, dotata di intelligenza artificiale, che attraverso un’interazione tra i collaboratori genera una serie di informazioni e report utili alla funzione Risorse Umane per mantenere alti i livelli di qualità organizzativa. HRCOFFE è stata fondata da Davide De Palma e Maria Cesaria Giordano, marito e moglie, entrambi con una Laurea in Psicologia del Lavoro e Organizzazioni all’Università di Bari. Nel 2018 la startup è giunta fra le quattro finaliste alla World Open Innovation Conference promossa dall’Università di Berkley. Oggi HRCOFFEE è anche la prima startup italiana certificata Family Audit.
[1] Ultima ricerca dell’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere
[2] Gruppo internazionale specializzato in Information and Communication Technology e quotata al mercato MTA di Borsa Italiana