Le segnalazioni di operazioni sospette (sos) legate all’emergenza Covid ricevute dall’Uif, la Financial Unit italiana responsabile dell’antiriciclaggio, in due anni ammontano a un controvalore di 13,4 miliardi di cui 7 miliardi quelle effettivamente eseguite. Lo si legge nell’ultima newsletter della Uif. Nei due anni le operazioni sospette hanno registrato le diverse modalita’ per frodare le risorse pubbliche. In una prima fase, fino a luglio 2020, si legge, vi e’ stato un rapido aumento delle segnalazioni che riportavano principalmente sospette truffe e illeciti nella fornitura di strumenti e dispositivi sanitari. Si trattava di operazioni spesso di importo rilevanti che hanno indotto gli operatori, segnalanti alla Uif, a non eseguire le operazioni prospettate. Dopo un periodo di relativa stabilizzazione delle segnalazioni, c’e’ stata una nuova impennata di sos tra febbraio e settembre 2021. Le segnalazioni mostravano “abusi di finanziamenti pubblici, ottenuti per effetto degli interventi di sostegno, realizzati mediante distrazione di fondi o giri su conti correnti personali rispetto a quelli beneficiari delle erogazioni”.
Nell’ultimo trimestre del 2021, infine, “sono aumentate le segnalazioni per illeciti, di importo rilevante, per il tentativo di sfruttare le detrazioni fiscali riconosciute dalla legislazione di urgenza.