Pagare le bollette. Misurare l’impatto della spesa energetica sulle finanze. E calcolare presto anche l’impronta carbonica. Ecco come viene sfruttato l’open banking dalla multiutility italiana
4 milioni di euro di transato, 5mila transazioni al mese e 14 gruppi bancari collegati. Sono questi i numeri del servizio IrenPay, che sfrutta l’open banking e l’account aggregation per il pagamento delle utenze. E che ora, grazie al lancio di IrenOpen, porta a bordo nuove funzionalità: dall’impatto delle spese energetiche sul budget del cliente, fino alla carbon footprint. La strategia di Iren in ottica open banking prosegue con il lancio di IrenOpen, che consente di visualizzare in modo dinamico i dati dei conti aggregati dai clienti per misurare l’impatto delle spese energetiche sulle loro finanze. «È un approccio più sfidante alla PSD2, che si basa su servizi di AIS (Account Information Services) – spiega Bufo. Il servizio, che non è stato ancora comunicato pienamente ai clienti, è stato lanciato alla fine dello scorso anno sulla piattaforma IrenYou (disponibile su web e via app e utilizzata da 7 clienti Iren Luce Gas su 10, NdR). Si tratta di una prima funzionalità entry level, in quanto ci permette di testare i meccanismi dell’AIS».A oggi IrenPay è attivo per il pagamento delle bollette gas e energy, anche dei principali fornitori competitor e delle società del servizio idrico del Gruppo Iren. «Stiamo lavorando, però, per prevedere IrenPay come metodo di pagamento del nuovo e-commerce che vedrà la luce nei prossimi mesi – annuncia Bufo – sui prodotti e servizi IrenPlus (prodotti e servizi di efficientamento energetico, assicurazioni, telecomunicazioni per la casa) e IrenGo (prodotti e servizi per la mobilità elettrica).