Non decolla la European Payments Initiative (Epi), il progetto di rete di pagamento in concorrenza con quelle delle americane Visa e MasterCard.
A luglio 2020 sedici delle più grandi banche europee e processori di carte di credito si sono uniti nella European Payment Initiative (Epi) per creare un gigante dei pagamenti in grado di fronteggiare l’”oligopolio” dominato dagli Stati Uniti.
Ma due anni dopo le banche Commerzbank e DZ Bank stanno pianificando di uscire dal progetto a causa delle preoccupazioni per un costo relativamente alto di partecipazione al capitale per gli istituti tedeschi.
Lo scorso novembre l’Epi ha lanciato un appello per avere risorse pubbliche necessarie al progetto. I finanziatori privati non sono disposti infatti a raccogliere tutto il denaro necessario.
“Anche UniCredit, unico gruppo italiano a figurare tra i soci fondatori di Epi, pare probabile che si sganci dall’iniziativa dato che la sua adesione riguardava la controllata tedesca Hvb che aveva partecipato per solidarietà di sistema in Germania”, segnala Il Sole 24 Ore.
“La decisione finale è attesa nei prossimi giorni quando la Epi Interim Company, come annunciato nell’ultima comunicazione del 23 dicembre, svelerà la lista definitiva degli aderenti e i piani dettagliati del progetto che erano stati calendarizzati «tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio»”, sottolinea il quotidiano confindustriale.
L’Epi sta cercando di coinvolgere più banche e altri operatori dei pagamenti entro dicembre per iniziare a implementare la sua rete di pagamenti istantanei e con carta.”Il finanziamento pubblico sarebbe bello”, ha detto l’amministratore delegato di Epi Martina Weimert a un evento organizzato dalla Federazione europea degli istituti di pagamento. “Non nascondiamolo: sarà un investimento enorme. È costoso”.
Ma a oggi l’Epi “si sta definitivamente sgretolando — secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore — dopo le recenti defezioni arrivate dalle grandi banche spagnole a partire da Bbva e Santander (la cui presidente Ana Botin è anche alla guida della Federazione europea delle banche) e per quelle non ufficiali ma ormai date per certe certe delle tedesche Commerzbank e Dz Bank”.
Anche le operazioni tedesche di Unicredit non avrebbero più in programma di partecipare.
Infine, per un progetto che che potrebbe inabissarsi un altro è pronto a emergere.
“Se la fine del progetto Epi dovesse essere confermata, potrebbe essere una buona notizia per l’euro digitale – commenta Andrea Filtri, capo della ricerca di Mediobanca Securities – che potrebbe diventare lo strumento diretto per i pagamenti. Ma questo implica che la scelta sulla tipologia di euro digitale copra uno spettro più ampio possibile di applicazioni e servizi” riporta il Sole 24 Ore.