L’Antitrust ha multato per oltre 1 miliardo di euro (1.128.596.156,33 euro) le societa’ Amazon Europe Core, Amazon Services Europe, Amazon EU, Amazon Italia Services e Amazon Italia Logistica per abuso di posizione dominante. Amazon, spiega la nota, detiene una posizione di assoluta dominanza nel mercato italiano dei servizi di intermediazione su marketplace, che le ha consentito di favorire il proprio servizio di logistica, denominato Logistica di Amazon, presso i venditori attivi sulla piattaforma Amazon.it ai danni degli operatori concorrenti in tale mercato e di rafforzare la propria posizione dominante. Secondo l’Autorita’, le societa’ hanno legato all’utilizzo del servizio Logistica di Amazon l’accesso a un insieme di vantaggi essenziali per ottenere visibilita’ e migliori prospettive di vendite su Amazon.it.
Tra tali vantaggi esclusivi spicca l’etichetta Prime, che consente di vendere con piu’ facilita’ ai consumatori piu’ fedeli e alto-spendenti aderenti all’omonimo programma di fidelizzazione di Amazon. L’etichetta Prime consente, inoltre, di partecipare ai famosi eventi speciali gestiti da Amazon, come Black Friday, Cyber Monday, Prime Day e aumenta la probabilita’ che l’offerta del venditore sia selezionata come Offerta in Vetrina e visualizzata nella cosiddetta Buy Box. Amazon ha, cosi’, impedito ai venditori terzi di associare l’etichetta Prime alle offerte non gestite con Fba, il programma di logistica del gruppo. L’istruttoria ha accertato che si tratta di funzionalita’ della piattaforma Amazon.it cruciali per il successo dei venditori e per l’aumento delle loro vendite.
Ai venditori terzi, prosegue l’Antitrust, che utilizzano il programma Fba non viene applicato lo stringente sistema di misurazione delle performance cui Amazon sottopone i venditori non-Fba e il cui mancato superamento puo’ portare anche alla sospensione dell’account del venditore. In tal modo Amazon ha danneggiato gli operatori concorrenti di logistica per e-commerce, impedendo loro di proporsi ai venditori online come fornitori di servizi di qualita’ paragonabile a quella della logistica di Amazon. Tali condotte hanno cosi’ accresciuto il divario tra il potere di Amazon e quello della concorrenza anche nell’attivita’ di consegna degli ordini e-commerce. Per effetto dell’abuso, inoltre, sono stati danneggiati anche i marketplace concorrenti: a causa del costo di duplicazione dei magazzini, i venditori che adottano la logistica di Amazon sono scoraggiati dall’offrire i propri prodotti su altre piattaforme online, perlomeno con la stessa ampiezza di gamma. L’Autorita’ ha ritenuto tale strategia abusiva particolarmente grave e, anche in considerazione della sua durata, degli effetti gia’ prodotti e delle dimensioni del gruppo, ha deciso di irrogare la suddetta sanzione di oltre un 1 miliardo di euro. Inoltre, per ripristinare immediatamente le condizioni concorrenziali nei mercati rilevanti, l’Autorita’ ha imposto ad Amazon misure comportamentali che saranno sottoposte al vaglio di un monitoring trustee. Amazon dovra’ concedere ogni privilegio di vendita e di visibilita’ sulla propria piattaforma a tutti i venditori terzi che sappiano rispettare standard equi e non discriminatori di evasione dei propri ordini, in linea con il livello di servizio che Amazon intende garantire ai consumatori Prime. Amazon dovra’ definire e pubblicare tali standard e, a far data da un anno dall’assunzione della decisione, astenersi dal negoziare con i vettori e/o con gli operatori di logistica concorrenti – per conto dei venditori – tariffe e altre condizioni contrattuali applicate per la logistica dei loro ordini su Amazon.it, al di fuori di Fba.