La terza legge della dinamica, o principio di azione e reazione, stabilisce che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Da questo principio, semplice, intuitivo ma non sempre tenuto in adeguata considerazione nelle relazioni umane parte l’analisi affrontata oggi nel corso del confronto one to one con Marco Valcavi, responsabile antiriciclaggio e delegato alla segnalazione di operazioni presso Flowe, Prexta e Mediolanum Fiduciaria.
La nuove tecnologie, i nuovi ambiti di sviluppo in un periodo fortemente contrassegnato dal fenomeno pandemico e dal forte incremento delle frodi informatiche: azione e reazione. Flowe è una better being platform. Cioè una piattaforma aziendale dedicata a chi è sensibile a istanze di sostenibilità, di benessere individuale e di evoluzione sociale. E che cerca un servizio bancario innovativo e completamente digitale. Sviluppata completamente in modalità “agile” vuole porre sempre al centro il cliente, come nel DNA di Mediolanum, con continui sviluppi e rilasci applicativi volti al miglioramento continuo dell’esperienza con una sempre crescente attenzione ai rischi informatici ed alle esigenze della clientela.
Nell’esposizione del dott. Valcavi, il rapporto tra azione e reazione si è poi espletato nel seguente modo:
Azione: alla fine del 2020, Flowe ha visto in incremento esponenziale “incredibile” della propria clientela: negli ultimi 2 mesi dell’anno hanno aperto un rapporto oltre 750.000 clienti !!!
Questo ha comportato uno stress del sistema e di quanto sviluppato fino a quel momento ed il “veloce” riadattamento alla nuova situazione anche grazie agli insegnamenti degli errori commessi e rilevati.
In particolare sul tema dei controlli sul processo di onboarding e sul monitoraggio transazionale.
Reazione: la reattività della società, grazie alla modalità “agile”, ha permesso di individuare soluzioni che sono state realizzate ed implementate con tempi e modalità veloci.
Vogliamo pertanto rappresentare in primis il controllo inserito nel processo di onboarding denominato FaceManager che, grazie all’utilizzo della biometria, permette l’immediata verifica sul volto di un soggetto che richiede apertura rapporto con la base dati clienti di Flowe. Esito del controllo (score) permette la valutazione automatica della richiesta del soggetto.
Questo algoritmo, utilizzato dallo scorso 18 marzo, ha portato ottimi riscontri e la società è disposta a renderlo disponibile per la collettività su richiesta.
Anche lato monitoraggio transazionale si sono adottati specifici controlli (anche non specificamente richiesti dalla normativa vigente ambito PSD2) che, insieme ai controlli sul processo di onboarding, hanno fatto diminuire (quasi azzerare) alcune tipologie di frodi informatiche (vedi slide sul fenomeno c.d. man in the middle).
Considerato l’interesse scaturito dalla presentazione e dalla relazione del dott. Valcavi, è stato stimolato un proficuo dibattito con l’autorevole pubblico che ha contribuito ad accrescere ulteriormente il valore formativo dell’incontro.