Il ddl di bilancio approvato giorni fa dal Consiglio dei Ministri ha certificato lo stop definitivo del cashback, ma la partita è davvero finita? Almeno in teoria no. il provvedimento dovrà, infatti, pur sempre passare per l’esame parlamentare ed è in questa sede che i suoi strenui sostenitori contano di presentare istanze ed emendamenti per la sua reintroduzione. E’ quanto dichiarato dal Sen. Fenu del Movimento 5 stelle, il quale ha dichiarato che: “In vista dell’iter parlamentare della legge di Bilancio, il Movimento 5 Stelle ha pronti emendamenti non solo per recuperare il cashback lanciato durante il Governo Conte II, ma anche per introdurre un innovativo cashback fiscale, che intende offrire al contribuente la possibilita’ di chiedere l’immediato accredito sul conto corrente di alcune spese detraibili”. Il Senatore Fenu, capogruppo tra l’altro in Commissione Finanza, ha poi proseguito: “Segnalo che oggi, in commissione di Vigilanza sull’anagrafe tributaria, i vertici della societa’ pubblica PagoPa hanno confermato la fattibilita’ di questa proposta di cashback fiscale e hanno rammentato l’enorme successo del cahsback introdotto dal Conte II, usato da 9 milioni di cittadini e rivelatosi un’incredibile spinta nei confronti della diffusione dell’identita’ digitale, ovvero il sistema Spid, e dell’App IO”. Alla luce di quanto emerso nelle ultime settimane e dell’opinione che il Presidente Draghi sembrerebbe avere sulla misura, il suo ritorno appare essere piuttosto improbabile anche se nel corso dell’iter parlamentare di un provvedimento articolato come quello della legge di bilancio tutto può veramente succedere e non è detta l’ultima parola fino all’approvazione dell’ormai consueto maxiemendamento.
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