di Riccardo Porta
Il mondo delle carte non sta a guardare e sia Mastercard che Visa stanno entrando su più mercati con i loro prodotti chiamati, forse con poca fantasia, “Mastercard Installments” e “Visa Installments”.
Proprio settimana scorsa Visa Installments, ad esempio, ha annunciato il suo ingresso anche sulla piazza australiana (dopo quella americana, canadese, russa e malesiana).
Il mondo del Buy Now Pay Later (BNPL) si configura sempre più ghiotto anche se, Mary Kay Bowman, che è la Head of buyer, seller, core and platform products di Visa ci ha tenuto a sottolineare che:
“Il mercato dei BNPL vale oggi, in volume, tra i 100-150 miliardi di dollari, contro i 9 trilioni di dollari di quello di Visa”.
9 TRILIONI (12 zeri).
Ha voluto mettere un po’ i puntini sulle “i” e la cosa in prospettiva. E ha messo in evidenza i muscoli.
Carte e banche non sono rimaste alla finestra del nuovo Eldorado scovato da Fintech come Klarna, Sezzle, Afterpay, Scalapay e compagnia cantante ma… qual è, potenzialmente, il grosso vantaggio che hanno in mano le carte?
Beh, la conoscenza pregressa degli utenti (soprattutto il merito creditizio), la numerosità di merchant che già fanno parte del loro circuito, il fatto che i consumatori non debbano aprire a rapporti con terzi (e, soprattutto, ricordarsene!), oltre a dei brand che, normalmente, godono di una buona fiducia.
Riusciranno a comunicare la cosa e a fare vivere la stessa esperienza ai consumatori che oggi vedono nelle Fintech i salvatori della patria?
Certo è che le checkout page degli ecommerce diventeranno sempre più un patchwork di bottoni.
Oltre infatti ai pagamenti alternativi, ormai sempre più essenziali (recito anche io il mea culpa con MyBank), andranno listate anche le altre soluzioni (come quelle di Visa Installments e Mastercard Installments) anche se, almeno nel caso di Visa, le opzioni rateali potrebbero comparire dopo che l’utente avrà digitato le cifre della carta.