L’educazione finanziaria “è un tema urgentissimo del nostro Paese che tocca diversi strati della popolazione: l’assenza di educazione finanziaria è un motivo di esclusione dal mondo finanziario di larghe fette della popolazione e un vulnus dell’esercizio del proprio diritto di cittadini”. Lo ha sottolineato Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia, nel corso della presentazione della relazione sull’attività dell’Arbitro Bancario Finanziario relativa all’anno 2020.”Stiamo celebrando una storia di successo che nasce 12 anni fa, stiamo parlando di tantissimi ricorsi, di più di 100 milioni che sono stati restituiti ai consumatori e oggi dobbiamo andare a capire quali possono essere le ulteriori linee di sviluppo”, ha spiegato. “Uno dei temi fondamentali è la durata, l’efficienza del processo, dei suoi tempi. Per noi in Bankitalia è un processo che seguiamo con grandissima attenzione che tocca tanti dipartimenti del nostro istituto, perché accanto al tema più strettamente di vigilanza c’è il tema fondamentale dell’educazione finanziaria, dell’esercizio di alcuni diritti fondamentali e quindi della possibilità di interloquire con l’arbitro in maniera consapevole”.
Secondo la Perrazzelli, “si pone poi il tema degli sviluppi della parte più digitale nel rapporto tra cittadini e intermediari e qui ci aspettiamo anche dagli intermediari una capacità diversa di entrare in contatto coi clienti attraverso sistemi comprensibili”. “È uno sforzo di sistema che deve essere compiuto per portare l’educazione finanziaria e digitale ad essere accessibile a tutti, per non polarizzare parti della popolazione”, ha concluso.