Secondo il Segretario Generale dell’Antitrust italiano, Filippo Arena, relativamente ai servizi digitali, l’UE deve condividere le responsabilità con gli stati membri. Nello specifico, la Commissione Ue non dovrebbe accentrare le competenze nell’applicazione del nuovo regolamento europeo sui servizi digitali. Al contrario andrebbe mantenuto il principio di sussidiarietà, coinvolgendo quindi gli Stati membri. Secondo l’Autorità italiana “Il quadro istituzionale disegnato dall’attuale proposta, infatti, non consente agli Stati membri – che pur dispongono di expertise e risorse tecniche elevate – di fornire il loro prezioso contributo al contrasto del potere di mercato dei giganti digitali”. Il rischio dell’accentramento, così come previsto dal regolamento presentato lo scorso 15 dicembre, è che valutazioni e decisioni di Bruxelles “risultino non adeguate ai diversi contesti nazionali”. Una competenza condivisa, debitamente coordinata, “può potenziare l’efficacia del nuovo strumento normativo per contrastare il potere di mercato dei grandi operatori digitali”, ha ribadito Arena.
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