Secondo uno studio Ipsos e Adyen ormai l’85% degli italiani è orientato verso i pagamenti tramite la moneta elettronica rispetto a quelli in contanti, i primi essendo considerati più comodi, rapidi e sicuri rispetto a quelli effettuati utilizzando banconote e monete. Ma al là delle preferenze, un dato significativo viene dall’effettivo utilizzo del cashless: oggi infatti più del 63% dei pagamenti in Italia avviene con transazioni elettroniche, mentre il 95% della popolazione nazionale utilizza le carte e il 29% è orientato verso gli smart payments. Secondo la ricerca, a trainare la tendenza sono le carte di debito e credito, utilizzate dal 50% degli italiani. A seguire ci sono gli smart payments, quelli effettuati attraverso digital wallet e app, utilizzati dal 29% della popolazione. La percezione degli italiani sui benefici dei pagamenti digitali porta in primo piano il tema della sicurezza. Il 70% degli intervistati che ritiene importante incentivare l’utilizzo di queste soluzioni per emancipare il paese dall’arretratezza e migliorare la qualità della vita di consumatori e negozianti. E se il 67% del campione pensa che i pagamenti digitali siano da preferire a quelli in contanti per ragioni di comodità, e il 58% cita come ragione principale la velocità di utilizzo, è del 33% la percentuale di chi ritiene che i pagamenti cashless siano più sicuri di quelli in contanti. Inoltre il 61% degli italiani ritiene che i pagamenti elettronici contribuiscano a limitare l’evasione fiscale, il 37% afferma che possano aiutare a diminuire i rischi di scippi, mentre il 28% pensa che garantiscano maggiore igiene.
Ad accogliere positivamente il programma cashback del governo sui pagamenti con carta di credito è il 68% degli Italiani, una percentuale più alta di quella delle persone che hanno aderito all’iniziativa, che si ferma al 44% della popolazione. Soltanto il 6% del campione afferma di non essere a conoscenza di questa iniziativa da parte dello Stato Inoltre l’aumento della soglia fino a €50 dei pagamenti contactless senza pin è valutato positivamente da oltre 7 italiani su 10, mentre il 20% degli intervistati apprezzerebbe un ulteriore innalzamento del limite.