La stretta era stata annunciata da tempo, ora sembra essere arrivata veramente. Il governo aveva già deciso di intervenire, e ora pare sia intenzionato a farlo davvero. Sui cellulari di chi ha effettuato “transazioni anomale” (benché perfettamente legali, ricordiamolo…) dovrebbe arrivare infatti un sms in cui si fa presente che le “transazioni ricorrenti di importo irrisorio, effettuate in numero elevato presso lo stesso esercente” non saranno valide per la classifica del super cashback. Agli utenti verrà comunque concesso diritto di replica: entro sette giorni inviando un modulo on line gli acquirenti potranno spiegare nel dettaglio il perché di quelle transazioni e, se la replica viene ritenuta convincente, i pagamenti saranno riammessi nel novero di quelli validi per ottenere il cashback. Insomma, per chi ha puntato tutto sul “trucchetto” delle mini-transazioni si annunciano tempi duri.
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