La South African Reserve Bank (SARB) ha annunciato di avere in programma di esplorare la fattibilità di una valuta digitale della banca centrale al dettaglio o per uso generale (CBDC). Il paese è stato uno dei primi a provare una valuta digitale come parte del progetto Khokha. Tuttavia, ciò si è concentrato su un CBDC all’ingrosso per transazioni di alto valore. Un secondo tentativo, il Project Khokha 2, è iniziato all’inizio di quest’anno.
La banca centrale ha confermato di non aver deciso riguardo un Rand digitale incentrato sui consumatori, ma prevede di esplorare varie tecnologie e questioni relative a politiche, normative, sicurezza e gestione del rischio.
Numerose banche centrali in tutto il mondo stanno esplorando l’argomento. Tra le principali economie, la Cina è all’avanguardia in termini di avanzamento dei suoi test sullo yuan digitale. Inoltre, proprio ieri, la Corea del Sud ha aperto le offerte per una soluzione tecnologica per la propria potenziale CBDC. E Israele si è unito al partito due settimane fa.
Una cosa che è ormai chiara è che ogni paese ha una serie diversa di problemi che sta cercando di affrontare con un CBDC. In Cina, ad esempio, nel passaggio a una società senza contanti, i pagamenti al dettaglio sono dominati da due grandi fornitori Alipay e WeChat Pay. Una CBDC può potenzialmente aumentare la concorrenza e riportare il controllo ancora di più sotto l’egida della Banca Centrale. L’inclusione finanziaria, in particolare nelle zone agricole, è un altro fattore in quanto il denaro inizia a scomparire.
La South African Reserve Bank non ha chiarito le questioni specifiche che sta cercando di affrontare. Sebbene il denaro contante possa ancora essere ampiamente utilizzato in Sud Africa, l’inclusione finanziaria potrebbe essere un fattore importante. Uno studio ha mostrato, infatti, che 14 milioni di adulti sono rimasti senza banca a partire dal 2017.