Verso la PSD3, ma la PSD2?
La rivoluzione digitale è un appuntamento che offre numerose opportunità che dobbiamo essere in grado di cogliere. Il settore finanziario e dei pagamenti, in particolare, sono quelli che più di tutti sono stati coinvolti da questa ventata di cambiamento. L’ingresso nel mercato di operatori votati all’innovazione tecnologica sta progressivamente cambiando il panorama economico – finanziario, fino alle nostre stesse abitudini d’acquisto e comportamenti sociali. Tale cambiamento, poi, è stato amplificato, raggiungendo, una delle sue vette più alte nel corso degli ultimi 12/14 mesi di pandemia.
Il centro Studi dell’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento (A.P.S.P.) e NTT data hanno pertanto organizzato un gruppo di lavoro, che si è svolto oggi in modalità online, sul tema della normativa PSD2, dell’Open Banking e delle prospettive che il Digital Banking può avere in Italia.
I lavori sono stati aperti da Maurizio Pimpinella, diretto del Centro Studi e Presidente A.P.S.P., il quale ha ricordato che “la PSD2 può avere un effetto dirompente sul mercato ma dobbiamo anche essere in grado di governarne l’impatto favorendo l’equilibrio sia per quanto riguarda il lato dei consumatori/utenti sia per quanto riguarda gli operatori che popolano il mercato. Questa normativa è nata, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di un mercato interno dei pagamenti, più ampio, competitivo, sicuro ma sempre orientato al consumatore e alla sua soddisfazione in virtù del mix tra componente normativa e componente tecnologica“. Questi aspetti – ha ricordato Pimpinella – “sono evidenti dalla crescita con cui gli italiani hanno recentemente fatto ricorso ai pagamenti elettronici e ai servizi finanziari digitali in genere”.
Gli Italiani, infatti, hanno profondamente cambiato le loro abitudini di spesa in questi mesi, con un più massiccio ricorso al digitale, al commercio e ai pagamenti elettronici. Si stima, infatti che, pagamenti innovativi hanno registrato nel 2020 una crescita del 55% passando da 3 a 4 mln di utilizzatori. Transazioni contactless +29% sul 2019, ormai la metà del totale. Lo scontrino medio si è ridotto dai 53,7 euro del 2019 ai 51,7 euro del 2020.
Dopo il saluto introduttivo del Presidente Pimpinella, è intervenuta Chiara Scattone Engagement Manager presso NTT Data, la quale ha ricordato che “L’Italia, con la pandemia da Covid-19 si è riscoperta assetata di digitalizzazione: la corsa all’offerta di servizi innovativi digitali sta guidando il mercato dei pagamenti, ove Incubent tradizionali e nuovi player si contendono la leadership proponendo alla clientela prodotti accattivanti, semplificati e “pret à porter”. Ma la vera guida del mercato sarà nelle mani di chi, avendo compreso la centralità e l’importanza dei dati e del valore di una riorganizzazione interna in termini di digitalizzazione dei processi e di unificazione dell’infrastruttura, sarà in grado di anticipare i bisogni della propria clientela, offrendo servizi sempre più disegnati su misura“.
Il futuro dei pagamenti in Italia così come in Europa è digitale. I consumatori e le imprese accedono sempre più ai servizi finanziari e bancari in modalità digitale e i nuovi attori del mercato dei pagamenti stanno mettendo in campo strumenti innovativi sempre più digitalizzati, introducendo nuove tecnologie e modificando il proprio modello di business, al fine di soddisfare richiesta di omnicanalità degli utenti. Il rilevante cambio delle abitudini dei consumatori dettato dal Covid-19 sta guidando anche in Italia la trasformazione digitale, dove le differenze sociali mostrano il fianco agli interventi governativi, ora sempre più volti all’inclusività sociale.
A conclusione del panel prima del question time è intervenuta Sonia Equizi – NTT DATA Italia Senior Consultant, Consulting secondo la quale “Il mutato quadro normativo introdotto dalla PSD2 e l’impatto della pandemia da Covid-19 stanno segnando una forte spinta alla diffusione di strumenti di pagamento innovativi e digitali, stimolando una crescente domanda da parte dei consumatori. L’Open banking può rappresentare una leva per promuovere lo sviluppo di nuovi scenari e opportunità, verso modelli aperti e a valore aggiunto per l’utente”