Il futuro dei pagamenti in Europa, e di conseguenza anche in Italia, è digitale. I consumatori e le imprese accedono sempre più ai servizi finanziari e bancari in modalità digitale e i nuovi attori del mercato dei pagamenti stanno mettendo in campo strumenti innovativi sempre più digitalizzati, introducendo nuove tecnologie e modificando il proprio modello di business, al fine di soddisfare richiesta di omnicanalità degli utenti.
Il rilevante cambio delle abitudini dei consumatori dettato dal Covid-19 sta guidando anche in Italia la trasformazione digitale, dove le differenze sociali mostrano il fianco agli interventi governativi, ora sempre più volti all’inclusività sociale.
La PSD2 ha aperto la strada allo sviluppo di nuove opportunità sia per le banche tradizionali che per i nuovi player emergenti nel mercato dei pagamenti, l’Open Banking ha consolidato questa apertura rompendo gli schemi tradizionali e avviando un percorso di totale “apertura” dei servizi, degli strumenti e, più in generale, delle potenzialità di sviluppo future.
Il centro Studi dell’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento (A.P.S.P.) e NTT data hanno pertanto organizzato un gruppo di lavoro, che si è svolto oggi in modalità online, sul nuovo Digital Finance Package
europeo e i nuovi modelli operativi guidati dall’Open Banking.
I lavori sono stati aperti da Maurizio Pimpinella, diretto del Centro Studi e Presidente A.P.S.P., il quale ha dichiarato che “La PSD2 ha aperto la strada allo sviluppo di nuove opportunità sia per le banche tradizionali che per i nuovi player emergenti nel mercato dei pagamenti, l’Open Banking ha consolidato questa apertura rompendo gli schemi tradizionali e avviando un percorso di totale “apertura” dei servizi, degli strumenti e, più in generale, delle potenzialità di sviluppo future. In questo articolato contesto, il Digital Finance Package rappresenta un corposo corpus di misure adottato lo scorso autunno dalla Commissione Europea in una parziale revisione della PSD2 e prodromo di una futura, ma non ancora prevista, PSD3″. Il presidente Pimpinella ha concluso poi il suo intervento introduttivo sottolineando che “l’innovazione tecnologica è applicata al mondo della finanza sotto ogni sua forma attraverso l’implementazione delle soluzioni DLT, blockchain, IoT e IA e un massiccio ricorso all’utilizzo e alla condivisione dei dati. Tutte queste tecnologie sono poi nelle premesse armonizzate con i principi centrali del Green Deal lanciato sempre dalla Commissione nei mesi scorsi“.
All’intervento introduttivo del presidente Pimpinella, il confronto è entrato nel vivo con l’esposizione di Chiara Scattone (PhD) – Engagement Manager NTT Data, la quale ha tenuto a sottolineare che “il rilevante cambio delle abitudini dei consumatori dettato dal Covid-19 sta guidando anche in Italia la trasformazione digitale, dove le differenze sociali mostrano il fianco agli interventi governativi, ora sempre più volti all’inclusività sociale. In questo scenario, non solo italiano, è possibile rivenire due macro spinte individuabili nella dinamicità degli attori del mercato e negli interventi del Regolatore europeo, quest’ultimo sempre più guidato dalla necessità di tutelare i consumatori e, al contempo, armonizzare l’intero settore dei servizi finanziari ed, in particolare, quello dei pagamenti al dettaglio“.
Ha concluso il webinar l’intervento di Luca Pozzoli Vice President NTT DATA il quale ha dichiarato che “Le banche italiane stanno cominciando a confrontarsi in uno scenario geograficamente più ampio dove la competizione, spinta dalle Challenger Bank , si sta dirigendo verso la capacità di offrire servizi finanziari digitali e di interagire con i numerosi ecosistemi digitali abilitati dall’Open Banking. L’attenzione (e di conseguenza gli investimenti) si sta spostando sull’adeguatezza infrastrutturale degli intermediari e sullo sviluppo del concetto di Platformization, ovvero di un nuovo modello di business guidato dalla condivisione delle informazioni, l’erogazione di servizi di terze parti e trainato dalle tecnologie digitali“.
Il confronto è stato seguito da oltre 100 intervenuti rappresentati di varie istituzioni, banche e di tutti i principali operatori internazionali del settore finanziario, questo ha arricchito e reso ancora più interessante il dibattito che ha analizzato sia lo stato dell’arte della normativa e dei modelli di business sia il percorso evolutivo che questi potranno avere in futuro.