Conferme e cautele sull’euro digitale da parte di Christine Lagarde che conferma la determinazione nel portare avanti il progetto ribadendo però che i tempi di realizzazione non saranno brevi come qualche volta era sembrato addirittura possibile. La Lagarde ha affermato che: “Dobbiamo essere sicuri di creare [l’euro digitale] nel modo giusto, lo dobbiamo agli europei”, ha dichiarato la presidente in un’intervista rilasciata a Bloomberg TV. L’attesa, però, sarà ancora lunga: “L’intero processo, dobbiamo essere realisti su questo, richiederà a mio parere altri quattro anni, forse un po’ di più”, ben più dei soli due di cui si era sentito parlare in passato. L’euro digitale rappresenta un progetto ambizioso che solo parzialmente rientra nell’alveo della politica monetaria e che sfocia, anzi, molto in quella internazionale, dovendo contrastare da un lato le valute digitali private e dall’altro le CBDC di Cina e USA in testa. Tuttavia, il messaggio della Lagarde è chiaro: l’euro digitale non si deve fare a tutti i costi se la sperimentazione non sarà in grado di garantirne la sicurezza, si tratta di un’iniziativa affascinante dalla quale però è necessario trarre vantaggi e non ulteriori problemi per imprese e cittadini. Quello dell’euro digitale “è uno sforzo tecnico oltre che un cambiamento fondamentale”, ha dichiarato Lagarde, “dobbiamo assicurarci di non rompere il sistema, ma di migliorare il sistema”. In ogni caso, i contanti fisici resteranno disponibili.
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