Il 67% degli italiani ha aumentato l’utilizzo di strumenti di pagamento cashless negli ultimi mesi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’effetto più evidente è tra i giovani, dove il 78,1% delle persone tra i 18-24 anni e il 73,7% dei cittadini tra i 25-30 anni dichiara di aver utilizzato maggiormente le carte o gli smartphone per i pagamenti. Questi sono i numeri principali della survey presentati da The European House – Ambrosetti in occasione delll’annuale presentazione dello studio sui pagamenti.
Il 70% degli italiani dichiara che il Cashback di Stato (una delle misure chiave del piano “Italia Cashless”) ha spinto ad un utilizzo più frequente dei mezzi di pagamento elettronici e il 39% dichiara che ciò ha determinato anche un impatto sull’aumento dei propri consumi. Questi numeri evidenziano da un lato l’efficacia della misura nell’avvicinare i cittadini agli strumenti di pagamento cashless e, dall’altro lato, a sostenere la dinamica dei consumi in un periodo di crisi come quello che sta attraversando il Paese. Secondo le stime di The European House – Ambrosetti, il Cashback di Stato attiva benefici che riguardano sia l’extra-gettito derivante dal supporto ai consumi, sia il recupero di sommerso e Vat gap che raggiungono i 9,2 miliardi complessivi dalla sua introduzione fino al 2025. Tali benefici sono di tipo diretto dal 2020 al 2022 e di tipo indiretto – ovvero derivanti da comportamenti virtuosi abilitati dalla misura – negli anni successivi.