di Riccardo Porta
Secondo uno studio del Cnr, nel 2020, sono stati aperti 592.821 nuovi siti web a dominio “.it”, il 13,2% in più rispetto al 2019.
Per comprendere il cambiamento in termini qualitativi, è utile tornare al mese di aprile 2020, quando il numero di liberi professionisti che avevano registrato un sito internet risultava più che raddoppiato (+113%) rispetto allo stesso mese del 2019. Questo fenomeno rappresentava solo l’inizio. Con quasi 30mila nuovi siti, a fine anno, la presenza digitale dei liberi professionisti è cresciuta del 35%.
Nello specifico, un nuovo sito su due (49%) nato l’anno scorso è stato registrato da persone fisiche. Anche questo dato rappresenta una novità. Nell’anagrafe dei domini italiani, infatti, la quota di siti intestati a persone fisiche non supera il 32% del totale, mentre quelli riconducibili a imprese sono la metà.
E’ stata certamente la sospensione repentina di numerose attività commerciali e l’interruzione, per molti, della vita professionale a guidare l’apertura di nuovi siti. Sappiamo tutti che da soli non bastano, si tratta però di un primo e importante passo verso una vita digitale, per provare magari a salvare un’attività guardando all’ ecommerce come mezzo con cui provarci.