Che la luna di miele tra le Alibaba e il governo cinese fosse finita ce ne eravamo accorti da tempo, la dimostrazione lampante era stata la questione della quotazione in borsa di Ant financial lo scorso inverno e l’allontanamento di Jack Ma dalla scena pubblica. Ma ora la questione si fa ancora più seria. Alibaba, infatti, è posta sotto la lente di ingrandimento da parte delle autorità cinesi e rischia una multa record per pratiche anticoncorrenziali. Lo scrive il Wall Street Journal ricordando che il gigante dell’e-commerce e’ nel mirino del regime comunista da mesi. La multa potrebbe superare i 975 milioni di dollari (815 milioni di euro) pagati nel 2015 dal produttore di chip americano Qualcomm, la piu’ grande sanzione anti-monopolio mai imposta da Pechino, secondo il quotidiano economico. Il gruppo fondato dal carismatico miliardario Jack Ma e’ oggetto di indagine da parte del regolatore dalla fine di dicembre per “sospetto di pratiche di monopolio”. Secondo il Wsj, le autorita’ accusano il gruppo di costringere i commercianti che vendono sui suoi siti a concedergli l’esclusiva, astenendosi dal commercializzare i propri prodotti o servizi su altre piattaforme di vendita online. Secondo il Wsj, tuttavia, le autorita’ cinesi non vogliono “schiacciare un’azienda tecnologica tanto popolare tra i cinesi quanto gli investitori stranieri, purche’ si allontani dal suo eccentrico fondatore e si allinei maggiormente con il Partito Comunista”.
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