La pandemia da Coronavirus ha sicuramente costituito un acceleratore della digitalizzazione degli italiani, dinamica da cui non sono esenti neanche i servizi bancari. L’Osservatorio “The world after lockdown” di Nomisma e CRIF evidenzia infatti come il 75% degli italiani – bancarizzati e non – ritenga l’online e mobile banking servizi indispensabili. Percentuale che sale addirittura all’89% nel caso dei trentenni.
Gli obiettivi del programma di innovazione digitale di Banco BPM
Banco BPM ha avviato da tempo un importante programma di trasformazione digitale denominato “DOT – Digital Omnichannel Transformation” che si prefigge l’obiettivo di accelerare e promuovere la cultura dell’innovazione, generare know how favorendo la collaborazione, proporre prodotti e servizi di valore per il cliente. Dalla sua nascita il programma DOT ha realizzato importanti novità nel gruppo come, ad esempio, la digitalizzazione dei processi di vendita in ottica omnicanale, la trasformazione dei processi in filiale in modalità paperless, la creazione di nuove modalità di interazione con la propria clientela anche in remoto. Per accelerare il processo di evoluzione verso modelli di business “open”, Banco BPM ha scelto di adottare le soluzioni di Personal e Business Financial Management di CRIF per offrire ai propri clienti efficaci strumenti di advisory digitale per supportarli nella gestione quotidiana dei flussi di cassa.
La partnership con CRIF e i risultati attesi
«Abbiamo visto in CRIF un partner italiano di consolidata esperienza nel mondo bancario domestico e internazionale in grado di offrire servizi innovativi in ambito Open Banking e in modalità as a service. Questa scelta ci permetterà di offrire soluzioni di valore per la clientela e di migliorare il time to market delle nostre iniziative – afferma Stefano Cioffi, Responsabile Servizi Digitali e Open Banking di Banco BPM (in foto). Con l’utilizzo dei servizi di Financial Management e di Open Banking di CRIF, Banco BPM si aspetta di raggiungere importanti risultati. In primo luogo, migliorare la customer experience dei clienti e attirare nuovi segmenti “digital adopter”, perfezionando costantemente le funzionalità esistenti e arricchendo l’offerta attraverso una migliore comprensione dei bisogni degli utenti sempre più inclini all’uso dei canali digitali. Sicuramente, puntiamo anche a incrementare la Portfolio Penetration e a rafforzare i servizi “non bancari” mediante l’utilizzo di canali digitali, così da veicolare offerte in una logica di up/cross selling (prodotti finanziari e non) attraverso la combinazione dell’intelligenza artificiale del servizio (data enrichment) e di uno strumento di marketing automation potenziato. E, non meno importante, ci aspettiamo un incremento dei ricavi per indirizzare nuove offerte come la gestione degli abbonamenti e/o altri servizi».
«CRIF investe da anni nell’innovazione in ambito Digital e Open Banking per essere a fianco dei player finanziari nel processo di trasformazione digitale. Con la recente acquisizione della società FinTech Strands, CRIF ha creato di fatto un provider a livello globale di soluzioni digitali complete e servizi di accesso e aggregazione dei conti correnti, soluzioni di Personal e Business Financial Management abilitate dall’intelligenza artificiale, con nuove sinergie in termini di competenze, soluzioni e offerte», aggiunge Fabrizio Arboresi, Senior Director di CRIF. L’offerta di PFM e BFM è integrata nella piattaforma CRIF Digital Next che consente a player finanziari, assicurazioni e imprese di accelerare la loro trasformazione digitale, far evolvere la user experience dei propri clienti e generare processi di innovazione veloci, continui e sostenibili.