Di Francesca Rossetti
Oggi parliamo di spesa a favore di persone bisognose con Davide Devenuto, che insieme alla fidanzata Serena Rossi è l’ideatore di Spesa Sospesa.
Davide, come nasce Spesa Sospesa?
L’idea è nata da una chiacchierata al telefono durante il primo lockdown tra me il mio amico, da più di 30 anni, Francesco Lasaponara. In un momento così difficile per tutti, ci siamo sentiti in dovere di dare il nostro contributo alla comunità. Abbiamo interpretato questa crisi anche come un’opportunità per dare un messaggio diverso, costruttivo, utile. Il passo successivo è stato coinvolgere gli ‘amici’ di Regusto, piattaforma digitale dedicata al recupero degli sprechi e delle eccedenze alimentari dal 2016. E con loro abbiamo cominciato a strutturare questa iniziativa in modo che potesse avere un forte impatto sociale e durare nel tempo, anche oltre l’emergenza.
Come avviene la raccolta fondi e quali sono i beneficiari?
La raccolta fondi avviene tramite il portale di Charity Stars. Chiunque voglia sostenere il progetto può cercare la pagina dedicata sul portale o raggiungerla facilmente attraverso il sito Spesasospesa.org. I fondi raccolti vengono destinati alle Associazioni non-profit sui Comuni in cui siamo presenti e con le quali abbiamo siglato degli accordi. Ad esempio collaboriamo con Emrgency su Napoli, con Terres Des Hommes e il Banco Alimentare su Milano, con la Caritas su Perugia e Alessandria. Le Associazioni si occupano dell’acquisto di beni di prima necessità sulla piattaforma Regusto e della distribuzione alle persone bisognose. Attraverso la piattaforma, basata su tecnologia blockchain, è possibile tracciare e rendere evidenti i flussi economici e quelli dei prodotti che vengono acquistati. La blockchain applicata al food waste e al mondo charity rappresenta una garanzia duplice per chi dona (denaro e prodotti), per chi riceve tali prodotti e per le Pubbliche Amministrazioni che possono monitorare quel che avviene nel proprio territorio.
Oltre alle donazioni in denaro quale tipo di materiale viene raccolto e ridistribuito?
Siamo costantemente alla ricerca di prodotti sia alimentari che non alimentari che possano essere donati, recuperati o venduti ad un prezzo sociale attraverso la piattaforma. E siamo costantemente in ascolto delle necessità e delle richieste che arrivano dalle Associazioni con cui collaboriamo sui diversi territori. Ci arrivano molte richieste di prodotti per l’infanzia, ad esempio.
Ad oggi abbiamo distribuito 15.476 prodotti per l’igiene personale e per la casa, per la sanificazione (gel, mascherine) e per la scuola. Sono stati attivati anche due progetti pilota con Leroy Merlin (prodotti per l’edilizia) e con Nh Hotel (arredamenti hotellerie). Ad oggi siamo a:
oltre 700.000 € raccolti
200.000 kg di cibo distribuiti e tracciati in piattaforma (di cui il 40% donati e il 60% venduti).
120 aziende alimentari e non.
15 tonnellate di CO2 risparmiata.
400.000 pasti equivalenti distribuiti.
In quale modo il circuito sostiene l’economia circolare?
Spesasospesa.org attiva una rete virtuosa di Imprese, Istituzioni e Associazioni che riesce ad ottimizzare i fondi raccolti (acquistando prevalentemente eccedenze e, quindi, ad un prezzo molto conveniente), implementando il recupero dei prodotti alimentari e non, e riducendo lo spreco. L’economia circolare si realizza soprattutto attraverso il recupero e riutilizzo di prodotti da parte delle Charity. Trasformiamo beni di prima necessità che andrebbero sprecati e distrutti in un supporto concreto e utile alle famiglie economicamente fragili. Inoltre la piattaforma calcola gli indici di impatto ambientale (in termini di CO2) e sociale (in termini di pasti equivalenti) connessi alla donazione.
Come avviene la raccolta dell’eccedenza alimentare e di vario genere da parte delle attività chiuse causa Covid19?
La raccolta e la distribuzione dell’eccedenza alimentare e non, viene effettuata dalle Associazioni che nei diversi territori operano in maniera diversa, es. mensa, emporio solidale, consegna pacchi di spesa. La piattaforma connette in tempo reale le Imprese con le Associazioni, mettendo in evidenza le diverse offerte disponibili in base alla distanza. I prodotti possono essere spediti o recuperati direttamente. Alcuni prodotti sono stati anche venduti e donati da attività chiuse causa Covid19.
Quali Comuni, enti no profit e partner supportano questa bellissima realtà?
Oggi ci sono 11 Comuni aderenti: Molfetta, Perugia, Milano, Napoli, Alessandria, Catanzaro, Afragola, Città di Castello, Magione, Granarolo, Unione Montana Parma Est. E molti altri si stanno unendo alla rete di solidarietà circolare.
Main partner: Sorgenia, La Lucente Spa, Network Contact, Serfin.
Poi ci sono i donatori di prodotti alimentari e non e fra i charity partners: Terre desHommes, Banco Alimentare della Lombardia, Emergency, Caritas diocesi di Alessandria, Croce Rossa Italiana, Fondazione di Caritas San Lorenzo