Sono settimane di grande fermento per Nexi. Widiba, la banca online del gruppo Mps, sceglie Nexi per sostenere la propria clientela commerciale. In base a un accordo, spiega una nota, ‘i merchant potranno usufruire di servizi e soluzioni ideali per accettare pagamenti in modo digitale dentro e fuori il punto vendita, a condizioni agevolate, garantendosi cosi’ nuove occasioni di incasso’. Nel dettaglio, gli esercenti clienti di Widiba potranno attivare una delle soluzioni Nexi lanciate negli ultimi mesi per aiutare i commercianti: Nexi Welcome, che rende disponibili il mobile Pos a canone zero e la possibilita’ di accettare tutti i tipi di pagamento con una commissione percentuale unica sulle carte europee o Nexi Start, che consente di dotarsi di un Pos Nexi a canone fisso, con commissioni zero per tutte le transazioni effettuate nel mese con carte del circuito Visa, Mastercard e Pagobancomat fino a mille euro.
‘Nei primi sei mesi del 2020 i pagamenti digitali in Italia hanno fatto segnare una decrescita del 6,3%, molto piu’ contenuta rispetto al calo complessivo dei consumi, che nei primi due semestri e’ stato rispettivamente -10,4% e -29,7% – commenta Giulio Vasconi, head of marketing merchant services and solutions di Nexi – E’ un dato che testimonia come sempre piu’ consumatori ricorrano ai pagamenti digitali per le loro spese quotidiane: per questo e’ importante che i merchant si facciano trovare pronti alle nuove abitudini di acquisto che si stanno consolidando, cosi’ da garantirsi occasioni di incasso anche in un periodo storico economicamente delicato come quello attuale’.
Nel frattempo, come detto, procedono spedite le operazioni di fusione ed acquisizione. Ad aggiornarci a riguardo è direttamente l’AD del gruppo Paolo Bertoluzzo intervenuto al Salone dei Pagamenti. “Se le aggregazioni, che abbiamo per ora annunciato e siglato andassero a termine, arriveremmo a una capacita’ di investimento di 300 milioni all’anno e questo aprirebbe opportunita’ di maggiore innovazione, sicurezza e qualita’ per le banche e i loro clienti. Le competenze e gli investimenti che avremmo a disposizione, assieme a Sia e Nets, sarebbero straordinari nel nostro settore a livello europeo ma anche su scala piu’ ampia’. Nel corso del suo intervento, Bertoluzzo ha delineato quello che sara’ il futuro dei pagamenti digitali nel Vecchio Continente. Tra 5-10 anni, ragiona, ‘in Europa avremo due o tre grandi player paneuropei capaci di lavorare insieme alle banche su progettualita’ complesse, innovazione, qualita’ e sicurezza. E poi ci saranno una serie di specialisti, probabilmente globali, su nicchie di mercato. Noi assieme a Sia e Nets – assicura – vogliamo che una di queste piattaforme europee sia italiana’.