Accelera l’e-government europeo. Ma non in Italia dove, nel confronto con gli altri Paesi, l’offerta di servizi pubblici digitali segna il passo, con un 25% di penetrazione dell’e-gov contro una media del 60%. Va meglio sul fronte digitalizzazione dove si registra un 71%, allineato alla media europea del 72%.
Questo è quanto emerge dall’eGovernment Benchmark 2020 lanciato da Capgemini e realizzato con Sogeti, Idc e Politecnico di Milano, secondo cui quest’anno tutti i paesi europei hanno migliorato l’offerta di servizi digitali: la media complessiva si attesta al 68%, in crescita rispetto al 65% dell’anno scorso. Ma per allineare i servizi di eGovernment alle esigenze dei cittadini, si legge nello studio, “è necessario adottare misure per accelerare l’implementazione di elementi digitali di base, il prerequisito per la creazione di servizi incentrati sull’utente, trasparenti e senza soluzione di continuità”. I leader europei nell’e-gov sono Malta (punteggio complessivo del 97%), l’Estonia (92%), l’Austria (87%) e la Lettonia (87%) che ottengono il punteggio più alto in tutti e quattro i benchmark: User Centricity, Trasnparency, Key Enablers, Cross-Border Mobility.
Seguono a ruota Danimarca (84%), Lituania (83%) e Finlandia (83%). In termini di progresso, Lussemburgo, Ungheria e Slovenia hanno compiuto i maggiori avanzamenti negli ultimi due anni, aumentando rispettivamente di 20, 19 e 18 punti percentuali.
Nel panorama europeo l’Italia fa parte di un “eGov non consolidato, scenario in cui i Paesi non sfruttano appieno le opportunità dell’Ict”: servirà migliorare il livello di penetrazione aumentando il numero di persone che presentano richieste ufficiali online alle autorità amministrative o automatizzando i processi e richiedendo meno moduli ai cittadini. “In seguito alla pandemia da Covid-19 le amministrazioni pubbliche hanno compreso che i servizi di e-gov accessibili da remoto e di facile utilizzo sono diventati di assoluta importanza – dice Domenico Leone, Public Sector Director di Capgemini in Italia intervistato dal Corriere Comunicazioni . Se da un lato l’offerta di servizi online è cresciuta esponenzialmente, dall’altro l’Europa ha bisogno di accelerare l’adozione dei principali abilitatori tecnici, che sono estremamente importanti per sfruttare tutto il potenziale dell’e-gov. Avere a disposizione un e-government utile per i cittadini e che offra loro servizi trasparenti, facili da usare e senza soluzione di continuità è una necessità assoluta in un momento come questo in cui vanno rispettate le norme di distanziamento sociale”.