Sul finire di questa afosa e a volte controversa estate, il commercio elettronico ha continuato a rimanere un punto di riferimento per milioni di italiani. Tuttavia, spesso i nostri acquisti hanno coinvolto solo marginalmente la cultura andando incontro a spese più leggere.
Per andare incontro alle mutate esigenze del pubblico e per incontrarne di nuove nei giorni scorsi ha aperto un nuovo sito di e-commerce italiano che vende libri: si chiama Bookdealer ed è una piattaforma per permettere alle piccole librerie indipendenti di vendere libri online, farsi trovare più facilmente dai lettori e provare a fare – molto in piccolo, ovviamente – concorrenza ad Amazon.
Bookdealer, è stato creato da Leonardo Taiuti, uno degli editori di Black Coffee, e dal libraio torinese Mattia Garavaglia, è ispirato a Bookshop, un sito americano che fa la stessa cosa. Negli scorsi mesi se ne era parlato perché proprio durante il periodo di lockdown era servito a molte piccole librerie per continuare a lavorare. In Italia, in assenza di una piattaforma simile, tante librerie si erano attrezzate per fare consegne di libri in autonomia e alcune hanno ottenuto buoni risultati. Forse anche per questo, dopo anni di esperimenti poco riusciti per dare a gruppi di librerie indipendenti una vetrina online, 124 librerie hanno aderito al progetto di Bookdealer. In altri paesi piattaforme simili ci sono da anni: in Francia, ad esempio, quella di Librairies Indépendantes, un’associazione di librerie.
Per quanto riguarda il funzionamento, ci sono due approcci con cui si possono fare acquisti su Bookdealer. Il primo è cercare il libro che si vorrebbe acquistare e poi scegliere la libreria dove comprarlo tra quelle più vicine a casa propria; il secondo è scegliere prima la libreria – magari perché la si conosce di persona e poi fare una ricerca tra i libri che vende. Chi adotta il primo approccio può scegliere in quale libreria fare il proprio acquisto confrontando quelle i cui librai si occupano direttamente della consegna (opzione più economica) e quelle che invece usano un servizio di corriere per le consegne. Delle prime, è indicato quanto tempo ci vuole normalmente per ricevere i libri a casa, a seconda che siano presenti fisicamente nelle librerie o che queste debbano ordinarli dal loro distributore. Un esempio: delle dieci librerie che fanno consegne a domicilio nel quartiere milanese di Città Studi, ce ne sono sei che consegnano i libri il giorno successivo all’ordine se li hanno in negozio; se non li hanno possono impiegare dai due ai sei giorni. Altre hanno bisogno di più tempo anche per le consegne di libri che hanno in negozio.
Un sistema, insomma, che ha saputo fare di necessità virtù e che può aiutare molti ad approcciarsi alla cultura partendo proprio da molte di quelle librerie di quartiere che ancora resistono nonostante crisi e concorrenza.