Il mercato dei pagamenti, così come praticamente ogni settore economico e finanziario conoscerà in futuro un pre e un post pandemia.
Forse, oggi, non abbiamo ancora piena consapevolezza della portata degli avvenimenti che ci stanno coinvolgendo. Ma tra qualche anno ci renderemo probabilmente conto di quanto i giorni che stiamo vivendo abbiano profondamente cambiato le nostre abitudini. La pandemia e il lockdown, in due mesi, stanno contribuendo a creare uno scenario che era impensabile prima, costringendoci ad una full immersion di competenze. In questo breve periodo, abbiamo assistito ad un’evoluzione che normalmente avrebbe richiesto anni.
Proprio al fine di cogliere il cambiamento nel momento in cui questo sta avvenendo, l’8 giugno, l’Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento ha organizzato un webinar di approfondimento dal titolo “Come i pagamenti digitali sono diventati protagonisti durante il Covid19”, invitando a portare la loro testimonianza alcuni dei principali protagonisti di questa trasformazione.
L’evento è stato aperto ed introdotto dal padrone di casa dell’Associazione, il Presidente Maurizio Pimpinella, il quale ha ricordato che proprio in questi ultimi giorni il tema dei pagamenti elettronici non è solo di grande attenzione per l’opinione pubblica ma, stando alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Conte, del Ministro dell’economia Gualtieri e del leader di Italia Viva Matteo Renzi, è anche “tornato al centro dell’agenda di Governo”, mettendo però in guardia sul fatto che queste non rimangano solo delle semplici “proposte bandiera” ma che venga dato loro seguito.
Per il Presidente Pimpinella, infatti, anche in base alle premesse poste nel corso del 2019, “il 2020 sarà un anno decisivo per il rilancio dei pagamenti elettronici e della trasformazione digitale in Italia”.
Egli, infatti, ritiene che “Digitalizzare è soprattutto un tema culturale e tali cambiamenti non possano avvenire in maniera rapida ma in maniera costante. I dati a nostra disposizione, attualmente ci mostrano proprio una crescita costante e inesorabile dei pagamenti elettronici.
Ora, però, dobbiamo sfruttare la crisi sanitaria e il lockdown per imprimere una accelerazione alla trasformazione che è anche digitale ed innovativa.
Dobbiamo far capire a tutti che pagare attraverso strumenti digitali non equivale ad attuare una forma di controllo nei loro confronti ma che permette di usufruire di una maggiore sicurezza e di avere accesso a infine possibilità”.
Nel corso del dibattito, l’intervento dell’avvocato Umberto Piattelli – Membro Centro Studi APSP e partner Osborne Clarke ha contribuito a fare luce sul ruolo delle fintech e dei sistemi di pagamento in relazione alla pandemia. Dal suo punto di vista, infatti, “Fintech e sistemi di pagamento sono stati messi alla prova dalla pandemia mondiale sviluppatasi nell’era del digitale. Le nuove tecnologie ci possono aiutare, a superare questo contesto, in modo sicuro ed efficiente, ed essere di ausilio alle imprese che stanno vivendo momenti di grande difficoltà”.
È innegabile che in questa fase, sia per imprese sia per i comuni cittadini, i pagamenti elettronici abbiano ricoperto un ruolo cruciale, per la stessa sopravvivenza nel corso del lockdown. A questo proposito, Michele Centemero – SVP Country Manager Italy Mastercard, ha sottolineato l’importanza di questi strumenti: “In un periodo di emergenza come quello dovuto al COVID-19, i pagamenti contactless e gli strumenti di pagamento digitali hanno consentito agli italiani di continuare a poter fare acquisti in modo semplice e sicuro, sia nel mondo fisico che online. Le nuove routine dei consumatori in chiave digitale hanno mostrato un cambio di atteggiamento verso il contante, percepito come meno sicuro e scomodo. Come Mastercard continuiamo a lavorare in Italia per includere i consumatori e le imprese nell’economia digitale. Con la nostra tecnologia infine vogliamo garantire la massima sicurezza delle transazioni, così da permettere che tutte le persone che usufruiscono dei nostri servizi e soluzioni possano essere tranquille in un contesto in continua evoluzione”.
Domenico Arena – Digital Banking Solutions Nexi, invece, ha sottolineato il ruolo dei pagamenti elettronici e dell’infrastruttura tecnologica nella gestione dell’emergenza per quanto concerne gli aspetti sociali dell’emergenza: “Grazie alla collaborazione tra Nexi, INPS e le banche partner è stato possibile gestire in modo veloce e digitale le misure previste dal decreto-legge “Cura Italia”, consentendo la verifica in remoto dei dati indicati dai cittadini per il pagamento delle prestazioni e facilitando così il processo di accredito senza doversi recare presso gli sportelli bancari.”
Giovanni Speranza – VP Head of Acquisition & Insurance AMEX ha tenuto a mettere in evidenza il fatto che l’incidenza della quarantena e la crescita dei pagamenti elettronici abbiano influito sia contribuendo a cambiare i modelli di business degli esercenti sia attuando una sorta di “evoluzione culturale” nei consumatori, entrambi indirizzati verso il cashless: “Il lockdown ha spinto molti esercenti ad evolvere il proprio modello di business per reagire al momento di difficoltà, adottando una strategia di eCommerce o attivando l’home delivery. Di conseguenza, sono profondamente cambiati anche i comportamenti dei consumatori, che hanno familiarizzato con gli acquisiti online, incrementando la frequenza dei pagamenti digitali. Accelerare questa evoluzione, con particolare riferimento ad una maggiore diffusione dei pagamenti cashless, può generare benefici per i piccoli negozianti, i cittadini, e per tutto il Sistema, impattando positivamente il PIL. Un’accelerazione che vede American Express in prima linea a fianco dei principali stakeholder tra gli abilitatori del cambiamento e che richiede investimenti in nuove tecnologie; ma anche una semplificazione dei processi di onboarding e sottoscrizione degli strumenti di pagamento, ad oggi ancora molto basati su controlli statici e formali, e troppo poco su controlli dinamici e di natura tecnologia, quali quelli previsti dalle più recenti direttive e regolamentazioni sui Pagamenti; nonché la promozione di un processo di education indirizzato alle fasce della popolazione più senior”.
Per Luca Daniele – CFO Telepass Pay: “Il Covid19 ha cambiato il nostro stile di vita ed i pagamenti digitali hanno evitato il collasso della nostra economia. Come operatori della mobilità accompagniamo la transizione al “new normal” rendendo gli spostamenti degli italiani più semplici, sicuri e sostenibili”.
Della frattura epocale e culturale avvenuta in Italia a seguito dell’emergenza sanitaria parla anche Giovanni Vattani – Head of Business Development presso EnelX Financial Servicies il quale sottolinea che: “Il Covid19 ha portato una forte discontinuità nel percorso di digitalizzazione ed alfabetizzazione finanziaria del nostro paese, creando le condizioni per colmare gap storici; adesso sta a tutti noi fare sì che quanto avvenuto, ci permetta di arrivare al conseguimento del risultato e possiamo farlo soltanto offrendo innovazione, sostenibilità, accessibilità ed equità”.
Il cambiamento culturale grazie ad una più profonda trasformazione digitale degli italiani è ciò che traspare anche dalle parole di Aldo Paolo Iacono – Direttore Commerciale Servizi Finanziari, Fleet & Mobility Edenred Italia: “Riteniamo che oggi le soluzioni digitali abbiano un ruolo chiave nel rilancio dell’economia. Il mondo si evolve velocemente, gli smartphone sono entrati nella nostra quotidianità e gli stili di vita sono cambiati, così come il mondo del lavoro. La necessità di tutelare le persone, soprattutto nell’attuale contesto emergenziale, ha contribuito ad accelerare lo sviluppo della digitalizzazione delle nostre soluzioni.”
Per Riccardo Porta – Business Development & Marketing Manager MyBank: “Il digitale è molto disruptive e può portare fuori strada. MyBank è una soluzione di pagamento innovativa ma anche un business partner con il quale poter discutere le proprie strategie di business. Amiamo fare squadra e creare valore”.
A conclusione dell’evento, anche Valeria Santoro – Country Manager Stocard Italia ha sottolineato l’impatto innovatore della pandemia sugli italiani, dando risalto sia agli aspetti relativi ai pagamenti sia agli aspetti relativi alle quotidiane attività lavorative e di vita: “La pandemia e il successivo lockdown hanno messo in grande difficoltà le economie mondiali.
L’Italia e i suoi cittadini, si sono resi protagonisti di un vero e proprio balzo culturale digitale dovuto da una parte dallo smart working forzato, dai più fino a quel momento ignorato, dall’altra dall’opportunità di scongiurare file e contagio attraverso il remote payment (dell’e-commerce) ed il proximity payment (in negozio). Pratiche digitali di massa. Risultato: il titolo di Zoom è schizzato alle stelle e l’e commerce ha registrato nel mese di marzo il 75% nuovi consumatori. Un trend che, con tutta probabilità, proseguirà anche nella vita post pandemia.
La lezione che ci ha insegnato il Covid-19 è l’inadeguatezza della classica dicotomia tra online e offline. Troppo spesso questi due canali hanno avuto gestione separata se non addirittura antitetica. Appare finalmente chiaro che le nuove strategie che verranno messe in campo dai retailer dovranno essere ripensate in un’ottica d’insieme all’insegna della congiunta considerazione dei due canali.”
Quello che, in definitiva, è emerso dall’incontro di approfondimento – che è stato poi come una finestra critica sul mondo contemporaneo – è che i pagamenti elettronici sono definitivamente pronti anche in Italia per essere protagonisti nel mercato e sulla scena economica e che l’arrivo ad una società cashless e digitale, anche se ancora lungo e complicato, è oggi più vicino di quanto potessimo immaginare meno di sei mesi fa”.