Una nota informativa di Flc-Cgil ufficializza la richiesta di rinvio dell’introduzione obbligatoria del sistema centralizzato Pago in Rete sulla piattaforma PagoPa per la ricezione dei pagamenti da parte delle famiglie per i servizi scolastici.
In particolare, ci si riferisce alla Nota ministeriale N. 1125 dell’8 maggio scorso dove si legge quanto segue: ‘Facendo seguito alla comunicazione a firma congiunta del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, e dell’Amministratore Unico della PagoPA S.p.A., Giuseppe Virgone, in merito all’obbligatorietà di adesione alla Piattaforma PagoPA dal 30 giugno p.v. 2020, si riporta quanto segue.
Ai sensi dell’art. 65, comma 2, del D.lgs n. 217/2017 come da ultimo modificato dal D.L. n. 162/2019 (Decreto Milleproroghe), dal 30 giugno p.v. i prestatori di servizi di pagamento, c.d. PSP (Banche, Poste, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica) sono chiamati ad utilizzare unicamente la piattaforma PagoPA per erogare servizi di pagamento verso le Pubbliche Amministrazioni.
Di conseguenza, le Istituzioni Scolastiche devono adottare e utilizzare in via esclusiva la piattaforma PagoPa in quanto i servizi di pagamento alternativi a PagoPA risulteranno illegittimi.’ Da qui parte la richiesta Flc-Cgil al Ministero dell’Istruzione di uno spostamento dell’attivazione del servizio a gennaio 2021. Nella nota, infatti, si legge la motivazione di tale richiesta:
‘La tempistica prevista dal Ministero è, infatti, inadeguata al complicato periodo che stiamo ancora attraversando, dato che molte segreterie sono chiuse, che il personale sta lavorando da casa in smart working e i rapporti con le famiglie sono anch’essi gestiti a distanza.Tra l’altro, è stato attivato un corso da parte del MI che, dopo pochi giorni è risultato al completo, con moltissimi DSGA risultati fuori dalla formazione, che va fatta preventivamente in modo capillare a tutti.
Riteniamo che nel momento di emergenza che stiamo tutt’ora vivendo nel Paese, le procedure debbano essere le più semplificate possibili, non aggiungendo ulteriore lavoro e complessità alle scuole e alle famiglie che dovranno per forza avere un computer e una connettività ad Internet per effettuare i pagamenti.’