La paura è un sentimento strisciante e così come la diffidenza e il dubbio si sta diffondendo sempre di più sui social media mentre le persone condividono le loro opinioni sul coronavirus, sulle loro speranze e sui metodi (spesso fantasiosi) per vincerlo.
La società italiana di intelligence artificiale Expert System scandagliato decine di migliaia di post sui social media per rintracciare i sentimenti che gli utenti provano verso COVID-19.
Hanno usato una serie di sistemi di linguaggio naturale per catturare la visione emotiva di diversi post sui social media in lingua inglese legati alla pandemia.
Il team prevede di pubblicare un aggiornamento quotidiano che mostri gli atteggiamenti e le emozioni mutevoli che circondano la diffusione del virus e gli sforzi per rallentarlo.
Dai primi risultati, è emerso che per il quarto giorno consecutivo la paura è stata l’emozione dominante espressa nei post, con tutte le opinioni negative in aumento nel mondo in lingua inglese. Verrebbe anche da immaginare la naturalezza di questo fatto in una situazione che sta mettendo a dura prova milioni di persone che, spesso, si aggrappano solo ad una flebile speranza di poter riprendere presto le proprie vite da dove le avevano interrotte. Tristezza, ansia e dissoluzione sono le altre emozioni dominanti condivise sui social media negli ultimi giorni, secondo Expert System.
Il tracker delle emozioni ha scoperto che le emozioni positive stavano diminuendo, ma l’amore e l’eccitazione, intesi anche come un barlume di speranza, continuano a ricoprire ruoli importanti nei post relativi a COVID-19. Più di 65.000 post sui social media sono stati studiati dai sistemi del team in 24 ore e hanno mostrato un aumento dei sentimenti negativi dal 43,7% al 44%.
I ricercatori hanno verificato dei tweet su COVID-19 seguendo una serie di hashtag correlati. I tag includevano #coronalockdown, #covid19, #coronavirusuk, #stayathome, #coronaviruspandemic, #isolationlife e #clapforourcarers. Le emozioni neutre includono sentimenti di successo, desiderio e coraggio. Il team ha scoperto che nelle ultime 24 ore le emozioni positive espresse sui post sono diminuite al 25,5% dal 27,8 per cento%. “Ci sono molte ragioni per cui la paura sta crescendo”, ha scritto il team nel loro aggiornamento quotidiano
Rispetto a ieri, la percentuale di emozioni neutre espresse sui social media è scesa dal 32,2% al 30,5%. Tra le principali cause che provocano paura, vi è quella relativa al numero crescente di nuovi casi, e quindi la paura di più vite in pericolo. La seconda riguarda la sostenibilità della situazione da parte del sistema sanitario. Su questo tema, in Italia, abbiamo dibattuto quotidianamente. In assenza di un vaccino che ci ponga a riparo dal contagio in maniera netta, l’unica possibilità che abbiamo è quella di rallentare il procedere del contagio così da permettere al sistema sanitario di sopperire alle richieste e di curare nel modo più adeguato chi ne ha bisogno. Una parte dei morti italiani, probabilmente, è dovuta anche a questa tragica componente.
Un’altra fonte di paura rilevata poi, è dovuta alla disinformazione generale e alla convinzione diffusa che le istituzioni non fossero sufficientemente affidabili a tal proposito.
“Nel Regno Unito, si teme che non vi sia alcun piano per combattere il virus e che, invece, ci stiamo muovendo al buio”, dichiarano alcuni nei post. Ciò è indubbiamente dovuto all’atteggiamento a tratti leggero tenuto dal Premier Boris Johnson che è passato in maniera rapida dalla negazione allo stato di emergenza, continuando però a sottovalutare vari aspetti del problema.
Il monitoraggio proseguirà anche nei prossimi giorni e nelle prossime settimane per tracciare anche una curva di quelli che sono i sentimenti dei cittadini e di come reagiscono all’emergenza nei loro sentimenti esternati.