Smart working e necessità di comunicare da remoto hanno aperto il mercato in queste settimane alle app di video conferenza.
A parte la più famosa Zoom, che sta attraversando una vera e propria fioritura, vediamo quali sono le altre cinque app versatili attente alla privacy.
Wire
Questa app è compatibile con piattaforme mobile come Android e iOS, ma anche con computer con sistemi operativi Windows, macOs e Linux. Uno dei suoi vantaggi è anche che si può sfruttare anche via web senza alcuna installazione software. Sviluppata dall’elvetica Wire Swiss GmbH, è – assieme a Signal – l’unica app raccomandata da Edward Snowden.
Riot.im
La soluzione Riot.im si può installare su Android, iOs e si può anche aprire da computer tramite browser. Open-source, sfrutta il protocollo di comunicazione Matrix per testo, voce e video.
Tox
Compatibile in modo universale sia su computer con Windows, macOS, Linux sia su Android (versione alpha) e iOs utilizzando un altro protocollo sicuro e privato. Tox utilizza numerose applicazioni open-source ed è un network di comunicazione davvero peer-to-peer (P2P).
Ricochet
Ricochet permette di videochiamare tra computer in modo sicuro su Windows, macOS e Linux poggiandosi sui servizi Tor per un’esperienza anonima, privata e sicura.
Signal
Disponibile su Android, iPhone, Windows, macOs e Linux, è in vero concorrente universale di Zoom. Mette a disposizione degli utenti la possibilità di conversazioni instantanee e anche di videochiamate. Questo programma open-source sfrutta l’omonimo protocollo sicuro sviluppato dal ben noto Moxie Marlinspike e ha un’interfaccia semplice e gradevole.