E’ in arrivo un nuovo pacchetto di iniziative da parte del Governo per contrastare l’emergenza Covid-19. Se nei giorni scorsi sono stati presi dei provvedimenti per far fronte agli aspetti sanitari, quelli che l’esecutivo intende approvare nella giornata odierna tendono a dare sostegno ai cittadini e alle attività economiche che in questa fase stanno soffrendo.
E’ così estremamente probabile che la cifra messa a disposizione, con il placet di Bruxelles per quanto riguarda lo sforamento del deficit, raggiunga i 25 miliardi di euro e non più i 7,5 precedentemente annunciati.
“Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito, ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”, ha spiegato Conte oggi in conferenza stampa. Il presidente del Consiglio ha rimarcato la soddisfazione per la risposta europea in conferenza stampa al termine del Cdm: “Sono lieti del clima che si sta definendo a livello europeo”, ha detto. “Ieri con il Consiglio europeo era anche in collegamento Lagarde: grandi riconoscimenti e aperture sul fatto che è necessaria maggiore liquidità e tutti gli strumenti per far fronte a questa emergenza”. Conte ha voluto ringraziare la presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen: “Oggi pomeriggio avrò una videoconferenza con la presidente Ursula Von der Leyen che si era dichiarata disponibile a venire in Italia. L’ho ringraziata e le ho detto che in questo momento possiamo lavorare nel modo più rapido possibile con una videoconferenza”.
Ecco le principali misure che saranno messe in opera in queste ore.
Stop ai mutui ma solo per i redditi più bassi
La bozza del decreto parla immediatamente di “sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese tramite il sistema bancario” facendo riferimento a quello che è uno dei principali problemi cui siamo tutti chiamati a far fronte. Così si corre ai ripari per chi si trova all’improvviso senza le risorse per pagare mutuo o le tasse: si studia una moratoria generalizzata legata al reddito Isee, sotto i 30 mila euro. Chi perde il lavoro per almeno un mese avrebbe diritto alla sospensione per 18 mesi delle rate. Inoltre, per le famiglie è prevista la semplificazione della legge Gasparrini per la sospensione della rata di mutuo ai cassaintegrati. Allo studio anche interventi per ammortizzare la volatilità dei prodotti assicurativi e finanziari. In aggiunta, si sta studiando la sospensione dei versamenti delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali ma potrebbe entrare anche la sospensione delle rate delle “sanatorie”, la rottamazione-ter e il cosiddetto “saldo e stralcio”. In ballo anche l’estensione a tutto il territorio nazionale della sospensione e del rinvio dei termini degli adempimenti e delle scadenze fiscali.
Insomma, se il Paese si ferma si sta cercando quantomeno di agevolare il momento di difficoltà da parte di tutti.
Scuola e lavoro, voucher da 600 euro o congedi
Con le scuole chiuse i genitori-lavoratori sono chiamati ad uno sforzo ulteriore, per dare loro sostegno, quindi, il governo lavora ad un intervento consistente. Sul tavolo ci sono tuttavia ancora due opzioni che costano tra i 650 e gli 800 milioni. La prima è un classico “congedo parentale per 12 giorni” con un 30 per cento di trattamento retributivo per redditi medio-alti e l’80-100 per i redditi bassi. La seconda opzione, in alternativa, è il voucher da 600 euro per pagare la babysitter ( che sarà più sostanzioso per il personale infermieristico). Il congedo “sarà previsto per tutti i lavoratori dipendenti e per gli autonomi e si potrà usare in alternativa al voucher babysitter“, ha preannunciato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo spiegando che si tratterà di una forma speciale di congedo dai 12 ai 15 giorni, e sarà esteso a chi ha figli fino ai 12 anni di età. Non sono previsti limiti di età per le famiglie che hanno figli disabili.
Imprese, moratoria sui crediti e sconto sui contributi
Come è già avvenuto per il turismo, per tutto il territorio nazionale, il decreto dovrebbe contenere aiuti diretti e indiretti alle imprese dei settori colpiti: in prima linea ci sono i trasporti, la logistica, gli spettacoli, il traffico aereo e molti altri. Una delle ipotesi è che i rimborsi alle imprese arrivino attraverso il canale di uno “sconto” sui contributi previdenziali. Per quanto riguarda la liquidità, il governo è al lavoro con Abi e Bankitalia per costruire una ampia moratoria creditizia a favore delle imprese in modo da garantire parecchie decine di miliardi, probabilmente con parziale garanzia pubblica. È previsto anche un potenziamento del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese e un rafforzamento di Confidi, il fondo di sostegno per le aziende sul territorio.
Lavoratori, cassa integrazione e fondi a mini imprese
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, le iniziative in corso di valutazione riguardano tutti i settori produttivi, su tutto il territorio nazionale. Saranno stanziati, secondo le cifre circolate ieri, circa 2 miliardi per il pacchetto ammortizzatori sociali. In primo piano, la cassa integrazione in deroga che sarà rifinanziata e potenziata. Sarà comunque ampliata anche la cassa integrazione ordinaria attraverso l’introduzione di una procedura semplificata per le imprese che intendono adottarla e con un meccanismo di deroga al limite massimo consentito oggi di 24 mesi. Stanziati anche 500 milioni per il fondo per l’integrazione salariale per le micro-imprese da 5 a 15 dipendenti e per quelle, ancora più piccole, da 1 a 5. Si lavora, inoltre, anche a misure per gli autonomi. A questo proposito è probabile che saranno sospesi i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e sarà prevista un’indennità per quelli più colpiti
Export, liquidità per aiutare il Made in Italy
Il settore delle esportazioni, in questa situazione è uno di quelli più in sofferenza. Ecco, quindi, che l’esecutivo cerca di sostenere con l’immissione di liquidità tale comparto. Da Cdp sono arrivate nuove risorse a sostegno delle imprese. Sale da 1 a 7 miliardi la somma messa a disposizione da Cassa depositi e prestiti e dalla Sace, la compagnia di Stato che assicura i crediti all’export, per sostenere le aziende. Per facilitare o consentire l’accesso al credito, Cdp ha ampliato il plafond per il finanziamento da 1 a 3 miliardi, somme che saranno erogate a tassi calmierati alle piccole e medie imprese dalle istituzioni finanziarie aderenti alla “Piattaforma Imprese”. Per supportare le attività di export e di internazionalizzazione, Sace ha previsto invece interventi per ulteriori 4 miliardi di euro, in prospettiva del Piano per la Promozione del Made in Italy.
Assunzione di 5 mila medici e 15 mila infermieri
La sanità, in queste settimane è chiamata a sostenere uno sforzo cui mai era stata sottoposta nel secondo dopoguerra creando evidenti situazioni di sofferenza che, ci auguriamo, non tendano a peggiorare ulteriormente. È evidente, quindi, che anche al file di sostenere l’emergenza in corso questo sia uno dei principali settori cui dare assistenza. Il decreto varato dal governo nei giorni scorsi già dispone misure straordinarie a partire dall’assunzione di 5.000 nuovi medici, tra disoccupati, specializzandi e pensionati. Si interviene inoltre per assumere 15 mila infermieri ed operatori sanitari. Inoltre, sono già in atto norme per rendere più veloce la costruzione di aree ospedaliere “filtro” e padiglioni di emergenza. Il decreto di oggi stanzierà le risorse: 1,5 miliardi che saranno destinati per 600 milioni al personale, altri 4-500 milioni all’acquisto da parte della Consip con le due recenti gare di oltre 4.000 unità di rianimazione (185 milioni) e 170 milioni di materiali monouso, dalle mascherine, ai guanti, agli occhiali, alle cuffie copricapo, ai camici, ai termometri, alle soluzioni disinfettanti (258 milioni). Una parte delle risorse andrà alle strutture della Protezione civile e alle forze di polizia impegnate anche loro in uno sforzo titanico.
In questa fase, tutto il Paese è concentrato per superare l’emergenza. Sebbene non vi siano dubbi che il risultato ci sarà favorevole è necessario che ogni cittadino, secondo quelle che sono le sue possibilità e disponibilità faccia la sua parte per aiutare a sua volta un sistema che necessita dell’apporto di tutti noi.