Anche in Italia, il digitale sta (lentamente) acquisendo una dimensione ampia, frutto della presa di coscienza che la trasformazione digitale non è più un appuntamento procrastinabile per nessuno e che ci deve necessariamente vedere protagonisti attivi.
Questo concetto è stato molto chiaro per i recenti esecutivi del Paese che hanno indirizzato fortemente la loro azione legislativa verso una massiccia serie di correttivi modernizzatori tesi a far entrare l’Italia a pieno titolo nel concerto delle nazioni più sviluppate d’Europa.
E così, dopo il Ministero per l’innovazione (soprattutto digitale) l’innovazione digitale tiene sempre banco nell’agenda politica e nel dibattito pubblico. Da ultimo, è intervenuto il Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, il quale ha dichiarato: “Mi chiedo se non sia giunta l’ora di considerare, nel quadro di una piu’ ampia riforma del Regolamento della Camera, l’istituzione di una commissione permanente con competenza orizzontale sulle questioni dell’innovazione digitale”. Una proposta forte che, però, è in linea con l’esigenza del Paese di portare avanti iniziative coerenti, coordinate e non sporadiche tra di loro e questa potrebbe essere la funzione della Commissione creata ad hoc. “Al di la’ della informatizzazione delle Pubbliche amministrazioni – ha proseguito – le nuove tecnologie offrono straordinarie potenzialità nella sfera dei rapporti fra cittadini e istituzioni, che riguardano le modalita’ stesse con cui si adottano le decisioni pubbliche e investono dunque le stesse forme della nostra democrazia”. Così dicendo, è stato chiaro il riferimento “alle nuove prospettive di e-democracy che possono consentire il lancio di esperienze innovative di democrazia deliberativa centrate sulla partecipazione attiva ed informata dei cittadini alle decisioni pubbliche”.
Le modifiche al regolamento di Montecitorio non sono operazioni troppo facili da attuare ma la proposta di una Commissione permanente ad hoc potrebbe incontrare dei favori trasversali soprattutto perché indirizzata alla maturazione di una nuova consapevolezza civica degli italiani.