di Riccardo Porta
Mastercard spinge sulle crypto. E’ stata siglata una partnership con Bakkt* per diffondere i pagamenti in criptovalute.
Tutte le banche e i merchant che lavorano sul circuito Mastercard potranno offrire a breve servizi relativi alle criptovalute. Oltre ad acquistare, vendere e detenere risorse digitali tramite i portafogli virtuali forniti da Bakkt, i consumatori potranno anche fare acquisti nei negozi convenzionati, trasformando i bitcoin detenuti in valuta locale.
Via libera alle migliori strategie di marketing e di fidelizzazione: i merchant potranno creare propri wallet e programmi fedeltà per carte di credito e debito con ricompense in criptovalute; si potranno ad esempio convertire in bitcoin le miglia aeree o i punti fedeltà della propria catena di hotel preferita.
Con una mossa del genere, che arriverà dapprima sul mercato americano, la popolarità degli asseti digitali non potrà che crescere.
Dove sono oggi tutti quelli che, qualche anno, fa deridevano questo, ancor pericoloso, business?
*Bakkt nasce dalla mente imprenditoriale di Jeff Sprecher, già Presidente e Ceo del New York Stock Exchange (la Borsa di New York, ovvero a Wall Street). Non stupisce quindi che sia sì un exchange di asset digitali ma supervisionato dal governo degli Stati Uniti.
I bitcoin sono i primi ad essere convertiti più facilmente in valuta locale per via della loro maggiore liquidità ma ci si aspetta che, in poco tempo, anche altre criptovalute possano essere spese negli acquisti di tutti i giorni.