La quantità e l’eterogeneità delle fonti dati oggi a disposizione fanno sì che trarre valore attraverso la vendita, lo scambio o la condivisione dei dati non sia possibile soltanto per i classici Information Provider, ma anche per aziende che hanno core business differenti e che in tal modo potrebbero dar vita a nuove opportunità di mercato. La gamma di dati che è possibile mettere a disposizione può andare ben oltre le fonti tradizionali, quali dati di bilancio ad esempio, nella direzione di fonti dati semi-strutturate, ad esempio i dati geo-spaziali.
Il recente schema di decreto attuativo in corso di adozione dal parte del Governo in attuazione della direttiva europea 2019/770 (la cui entrata in vigore è attesa per il 1 gennaio 2022), di fatto ammettono l’utilizzo dei dati per l’acquisto di contenuti digitali, con buona pace della tutela della privacy che, però, ne esce tutt’altro che indebolita. Anzi, la notizia è da accogliere con favore. L’esplicitazione di una pratica comune già da tempo, infatti, contribuisce a fugare buona parte delle ambiguità che riguardano la protezione dei dati e l’ambito di applicazione ponendo le basi per una regolamentazione puntuale del fenomeno.
E’ evidente, però, che, soprattutto nell’ambito del marketing, la monetizzazione dei dati rappresenti un ambito di grande rilevanza che coinvolge ad ogni livello i profili della privacy. Per questo motivo, il Centro Studi A.P.S.P. in collaborazione con lo studio Pirola Pennuto Zei & Associati promuovono un momento di confronto per valutare l’impatto della data monetization sulla privacy e quali potrebbero essere le prospettive future di questa tendenza.
Ne parleremo il 20 ottobre 2021 dalle ore 16 alle ore 17
Per partecipare al webinar e ricevere il collegamento alla piattaforma Google Meet contattare francesca.rossetti@apsp.it o centrostudi@apsp.it
Introduzione: Prof. Maurizio PImpinella – Presidente A.P.S.P.
Relatore: Mario Valentini – avvocato Studio Pirola Pennuto Zei & Associati