In un altro articolo dei primi di giugno, avevo anticipato che l’estate 2021 sarebbe stata caratterizzata da una forte crescita del digitale e delle transazioni elettroniche, e così è stato. Ovviamente, non possiedo alcuna sfera di cristallo, mi sono limitato ad osservare le tendenze già in corso tre mesi fa.
Per quanto riguarda la stagione turistica nel suo insieme, i dati attualmente in nostro possesso ci dicono che rispetto al 2020 i numeri sono decisamente migliorati, alcuni anche in modo significativo, ma il saldo totale delle presenze e delle permanenze rimane ancora troppo distante da quello 2019 pre pandemia.
Su questi, incide inevitabilmente in senso negativo la cesura operata dalle chiusure imposte dalla pandemia. Anche perché la tendenza delle presenze verificatasi tra il 2010 e il 2019, per quanto non eccezionale, era da considerarsi positiva con una crescita media delle presenze al ritmo dell1,5 per cento l’anno.
Per quanto riguarda il turismo nazionale, tra luglio e agosto, 23 milioni di italiani hanno trascorso le vacanze nel nostro Paese, secondo Cna Turismo, una cifra ben superiore ai 17 milioni del 2020 e persino ai 18 del 2019, anno in cui però molti più italiani sono partiti verso l’estero e gli stranieri venivano da noi. Ed è in questo aspetto che risiede la reale differenza, motivo per cui non si possono ancora dormire sonni tranquilli ma considerare l’estate 2021 come un anno in cui al massimo si sono limitate le perdite.
Secondo il Centro studi turistici di Firenze e Assoturismo Confesercenti, infatti, sono stati 34,8 i milioni di pernottamenti di stranieri nei tre mesi giugno-luglio-agosto. Il dato è in aumento sui 28 milioni di pernottamenti circa della scorsa estate ma nel 2019 superavano i 100 milioni. Statistiche che evidenziano un saldo tutt’altro che positivo nonostante l’Italia sia stata una meta apprezzata in generale.
Ma è dal fronte digitalizzazione che arrivano le buone notizie. L’estate 2021 è stata la più cashless di sempre, mostrando come le abitudini digitali dei consumatori italiani e stranieri si sono sostanzialmente consolidate nel corso del tempo. Infatti, molti turisti hanno confermato la tendenza a “viaggiare leggeri” utilizzando ben pochi contanti e molti strumenti di pagamento digitali dai sistemi Telepass per quanto riguarda traghetti, parcheggi, autostrade e autogrill, alle “classiche” carte di pagamento, alle varie app in ogni occasione utile.
Le vere notizie positive arrivano, quindi, dai dati riguardanti l’incidenza cashless rilevati da SumUp. Nell’ambito del turismo secondo la rilevazione il transato è cresciuto dal 2020 del 46%, dopo che proprio in quell’anno si era ridotto del 9% a causa delle varie restrizioni dovute alla pandemia. Ma il dato ancora più rilevante emerge mettendo a confronto il 2019 (ovvero l’ultimo anno completo pre pandemico) con il 2021: tra i due risulta un cospicuo saldo positivo a favore del 2021 con un aumento del 32%.
Questi dati sono esplicitati anche dal numero medio delle transazioni per esercente, in quanto nell’ultimo anno c’è stata una crescita del 71% mentre dal 2019 al 2021 addirittura del 113%. Segnali inequivocabili di un cambio di stile da parte dei consumatori che trovano anche da parte di esercenti, ristoratori e strutture ricettive una maggiore apertura e disponibilità all’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici. A questo proposito, è probabile anche se non direttamente verificabile, l’incidenza (oltre a quella della pandemia) sulle abitudini di spesa delle varie iniziative cashless assunte dagli ultimi due esecutivi, i quali hanno mostrato un’evidente attenzione al tema.
L’importo medio degli scontrini si è abbassato in linea generale in tutti i settori dai bar ai b&b ai ristoranti, crescendo solo nell’ambito dell’hotellerie. Un segnale dalla doppia faccia questo che indica da un lato una maggiore propensione ad utilizzare strumenti digitali anche per pagare piccoli importi e dall’altro una maggiore attenzione alle spese da parte dei consumatori.
L’aspetto, infine, che risulta emergere con particolare evidenza è lo stretto legame che intercorre tra ripresa economica e sfruttamento delle potenzialità dei pagamenti elettronici. Questa industria orientata alla costante innovazione, infatti, prima resiliente, ora contribuisce a spingere la crescita e la ripresa dei consumi offrendo alle imprese sicurezza e maggiore attrazione nei confronti dei turisti italiani e stranieri sempre più felici di poter pagare in libertà, sicurezza e comodità utilizzando i loro strumenti digitali preferiti, quando in spiaggia per l’ombrellone basta uno smarthone senza dover avere le tasche piene di carta e metallo.