La p.a. dovrà comunicare con cittadini e imprese solo con strumenti digitali. E non potrà chiedere documenti di cui sia già in possesso. Il principio del «once only», finora sempre rimasto sulla carta, potrà diventare realtà grazie all’ampliamento delle banche dati che dovranno cominciare a parlarsi (entro un termine perentorio) condividendo a regime le proprie informazioni. La nuova piattaforma per le notifiche digitali dovrà essere obbligatoriamente utilizzata per le comunicazioni che richiedono una notifica. Ma la piattaforma potrà essere utilizzata anche per la trasmissione di atti e comunicazioni per i quali non è previsto obbligo di notifica. In tutti i casi di notifica digitale la piattaforma invierà anche un «avviso di cortesia» a chi ha comunicato anche una mail non certificata o un numero di telefono. Cittadini e imprese potranno eleggere un domicilio digitale speciale anche solo per determinati atti o in occasione della presentazione di un’istanza alla pubblica amministrazione. E sarà possibile per chiunque delegare l’accesso a uno o più servizi digitali e analogici a un altro soggetto titolare di identità digitale. Quando la digitalizzazione della p.a. sarà giunta a compimento e tutte le comunicazioni saranno digitali, il domicilio digitale sarà attribuito a tutti coloro che ne saranno ancora sprovvisti.
E’ questo il percorso di innovazione digitale per la pubblica amministrazione disegnato dal decreto legge sulle semplificazioni e la governance del Pnrr (dl 77/2021) approvato ieri in via definitiva dall’aula del Senato