L’applicazione della blockchain ai contratti di assicurazione rappresenta una rivoluzione tecnologica per il settore legato ai viaggi, mostrando come sia possibile realizzare un modello efficiente per contratti regolati a distanza tra parti che non si conoscono.
La logica di un contratto di assicurazione fonda le sue ragioni giuridico/economiche sulla probabilità dell’avverarsi o meno di un fatto, dal quale la parte assicurata subisca un danno che l’assicuratore si era, precedentemente, obbligato a risarcire.
Il contratto di assicurazione, secondo l’art. 1882 del Codice Civile, viene così descritto: “L’assicurazione è il contratto col quale l’assicuratore, verso il pagamento di un corrispettivo, detto premio, si obbliga a rivalere l’assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana”.
In genere un contratto di assicurazione viene contrattato, registrato, regolato e sottoscritto su fogli di carta negli uffici di un agente.
Inoltre, quasi tutti gli altri fatti che riguardano l’esecuzione del contratto, come per esempio l’attività istruttoria o la liquidazione di un sinistro, vengono gestite dai vari uffici e dipartimenti dislocati in posti diversi del territorio nazionale e talvolta anche fuori dai confini.
Con l’uso della blockchain, invece, tutte le attività possono essere gestite attraverso un’unica applicazione online e in maniera automatizzata.
Nel dettaglio con questa sperimentazione sono state offerte tre diverse soluzioni contrattuali in favore dei loro sottoscrittori, ovvero è stata realizzata una polizza per il verificarsi di ognuno di questi eventi, ovvero in caso di:
- vacanza rovinata per avverse condizioni metereologiche;
- cancellazione o del ritardo del volo aereo;
- ritardata consegna o totale smarrimento del bagaglio da parte della compagnia aerea.
L’attivazione, il funzionamento e la conclusione di questi contratti si è avvalsa di una applicazione blockchain che ha monitorato e registrato tutti i dati immessi nel sistema dalla compagnia di assicurazione, dall’assicurato, dagli smart contract e dagli oracoli.
Tutti i partecipanti umani, e non, hanno fatto la loro parte.
Ma gli utenti, per lo più, hanno attivato l’assicurazione e sono stati indennizzati senza dover mai richiedere l’intervento diretto della polizza e/o denunciare l’evento/sinistro a qualcuno.
La tecnologia blockchain ha trasformato le informazioni sui dati fisici in digitali, permettendo l’interazione tra i due mondi attraverso il flusso di notizie sicure e garantite, necessarie per favorire l’automazione del contratto di assicurazione.
Il sinistro e il dovuto risarcimento, infatti, sono stati gestiti dallo smart contract.
Quasi tutta l’attività istruttoria è avvenuta pressoché in totale autonomia, grazie al fatto che i dati fisici forniti dagli oracoli informano costantemente lo smart contract sulle condizioni meteo e sull’orario di arrivo dei voli.
Questa sperimentazione blockchain può essere definita come una vera e propria esperienza phigital, termine con il quale si suole indicare un’attività umana che grazie alla tecnologia unisce e integra il mondo fisico con quello digitale.
Nel dettaglio la dinamica interazione con i contratti sopra descritti può essere così riassunta:
1) un utente si registra online sulla piattaforma assicurativa e sottoscrive uno o più di questi contratti che lo proteggono da un rischio specifico, assicurandogli un risarcimento/indennizzo in caso dell’avverarsi dell’evento/sinistro;
2) alcuni oracoli di terze parti (software e/o hardware) ricevono dati certificati sulle condizioni meteo, sull’orario di arrivo dei voli e sulla consegna o meno dei bagagli in favore del passeggero, inviando tutte queste informazioni verso uno smart contract;
3) lo smart contract automaticamente, eseguendo la logica con la quale è stato programmato, invia il risarcimento/indennizzo verso i wallet degli assicurati nel caso in cui l’evento/sinistro si sia avverato.
Ogni passaggio sopra descritto viene registrato su blockchain, per garantire la certezza, trasparenza e sicurezza dei dati raccolti.
Questa applicazione blockchain oltre che efficiente e resiliente ha il pregio di dare certezza sui tempi di esecuzione del contratto, una qualità che i consumatori ricercano con sempre maggiore attenzione, quando si trovano a scegliere l’acquisto di un prodotto.
Le norme che regolano il settore dei viaggi aerei nella UE
Probabilmente per le compagnie di assicurazioni questa sperimentazione ha fornito un modello con il quale fare ricerca sul campo all’interno di un settore controllato perché altamente regolamentato.
Infatti, il settore del trasporto aereo risulta essere uno dei più normati al mondo, in Europa, inoltre, sono in vigore anche una serie di oneri e standard aggiuntivi per le compagnie aeree rispetto a quelli stabiliti dalla convenzione di Montreal.
Il Regolamento CE 261/2004, infatti, dispone che tutti i passeggeri che viaggiano all’interno dell’Unione Europea o con compagnie aeree intracomunitarie, abbiano diritto ad un indennizzo immediato in caso di ritardi, imbarchi negati o cancellazioni dei voli.
Assicurazione sui viaggi: rimborso, risarcimento e compensazione pecuniaria
Il Regolamento 261/04 UE, all’art. 4 stabilisce, che hanno diritto al rimborso del prezzo del biglietto, tutti i passeggeri ai quali sia stato negato l’imbarco.
Al passeggero spetta, inoltre, il rimborso del biglietto anche quando sia stato vittima della procedura di overbooking o il cui volo sia stato cancellato senza che egli abbia ricevuto alcuna comunicazione in tal senso, inviata dalla compagnia con un congruo termine di preavviso.
Il quantum del “risarcimento/indennizzo” dovuto viene stabilito ai sensi e per gli effetti degli artt. 5-6-7 e segg. del Regolamento che determina che il passeggero abbia diritto a una compensazione pecuniaria in funzione del ritardo del volo e in base alla distanza che questo deve percorrere.
Il Regolamento stabilisce che i disagi subiti dai passeggeri a causa di un grave ritardo del volo, la cui responsabilità sia interamente riconducibile alle compagnie, debbano essere indennizzati, imponendo inoltre di garantire ai passeggeri di essere assistiti in aeroporto, anche attraverso la somministrazione di cibo e bevande a spese del vettore e di essere trasportati verso la loro destinazione finale con il primo volo disponibile.
Il vettore aereo non è tenuto a pagare una compensazione pecuniaria solo se la cancellazione o il ritardo del volo sono dovuti a circostanze eccezionali, ovvero che siano completamente al di fuori della sua sfera di responsabilità, come ad esempio forte maltempo o scioperi aeroportuali.
Le norme che regolano il settore dei viaggi aerei ha certamente permesso all’assicurazione di calcolare il rischio d’impresa conseguente all’attivazione delle polizze sopra descritte.
Inoltre, il numero di passeggeri esposti nei confronti dei vettori aerei al pericolo di ritardo può essere costantemente monitorato attraverso strumenti di controllo pubblici ed accessibili che verificano l’andamento dell’intero settore, agevolando l’aggiornamento del prezzo del premio da pagare per avere la corrispondente copertura.
Blockchain e assicurazione: future applicazioni del modello di contratto assicurativo
Il progresso degli strumenti tecnologici a disposizione della blockchain continuerà a mostrare sempre nuove forme applicative e gli strumenti digitali sopra descritti diventeranno, probabilmente, utili per realizzare anche altri contratti di assicurazione.
Solo per fare un esempio, si possono immaginare applicazioni basate su protocolli blockchain che forniscano il costante monitoraggio di un campo con strumenti che acquisiscano e registrino in tempo reale i dati del raccolto e di altre variabili del terreno quali: temperatura; umidità; ossigenazione; maturazione dei frutti; quantità e tipologia dei prodotti chimici presenti nel suolo, permettendo così al contadino di incassare un indennizzo in caso di avverse condizioni metereologiche e/o in caso di raccolto danneggiato da eventi imprevisti. Con i medesimi strumenti al contempo i consumatori potrebbero avere informazioni certificate sulla qualità del prodotto che vogliono acquistare.
Tale applicazione sarebbe utile a entrambi i lati della filiera e dunque il costo d’uso della tecnologia potrebbe addirittura essere diviso tra le parti, incidendo così sul prezzo relativo dei prodotti agricoli, oltre che del premio assicurativo.
Una tale soluzione permetterebbe, inoltre, anche a molti altri soggetti coinvolti nella produzione, nella logistica e nella distribuzione dei prodotti agricoli di conoscere per tempo informazioni decisive per la loro attività, così da poter programmare al meglio eventuali interventi e lavorazioni necessarie.