Experian ha presentato i dati del nuovo Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights, relativi al mese di giugno. Tutti i principali indicatori crescono leggermente rispetto al mese precedente, confermando la recente tendenza positiva e la generale buona salute del credito italiano.
I dati diventano estremamente positivi se confrontati con giugno 2020. In questo caso la crescita degli indici è più marcata: prestito finalizzato +31,86%, prestito personale +36,92% e mutuo +81,65%.
Si tratta di dati sicuramente influenzati dal rigido lockdown dell’anno scorso che ha rappresentato un duro colpo per l’economia nel suo complesso. Per questo, può essere più indicativo il confronto con una situazione pre covid come quella di giugno 2019: prestito finalizzato +3,63%, mutui +20,78% e prestito personale -34,03%.
Una tendenza invece che si conferma positiva sia nei confronti del 2020 che del 2019 è l’incremento dei canali digitali: registrato rispettivamente a +32,50% e +61,34%.
Anche i dati complessivi relativi alla prima metà dell’anno confermano gli andamenti sopra indicati. Confrontando il primo semestre 2021 con il periodo corrispondente del 2020 e 2019 troviamo: prestito finalizzato +67,50% e +1,82%, prestito personale +17,95% e -39,23% e mutui +91,89% e 2,79%.
Si tratta di indicatori che rappresentano sicuramente un trend positivo per il credito italiano, con le richieste che ormai da diversi mesi consecutivi continuano a segnare un costante aumento.
“I dati di giugno confermano un trend già in atto, ovvero che la ripresa del credito è finalmente una realtà”, spiega Armando Capone Chief Commercial Officer di Experian. “Anche le analisi del primo semestre dell’anno certificano una crescita progressiva degli indicatori di credito, nonostante in questi mesi si siano alternate situazioni complesse e articolate, tra chiusure parziali, campagne vaccinali ed altro, che avrebbero potuto minare la serenità dei consumatori e delle imprese. Ritengo questa ripresa del credito un indubbio segnale positivo anche in vista di una futura crescita economica, a supporto sia degli investimenti aziendali che dei consumi individuali. Inoltre, a questo trend di crescita si affianca un sempre più marcato ricorso al digitale, che renderà i processi più rapidi ed efficaci, ma aprirà anche importanti prospettive alle realtà che sono in grado di raccogliere e analizzare grandi moli di dati a supporto di decisioni di business più tempestive e informate.”
“Nonostante il persistere di alcuni elementi di incertezza, è evidente che ad un anno di distanza, nel primo semestre 2021, vi sia un abisso rispetto allo stesso periodo 2020 quanto ad ottimismo e prospettive di crescita per l’Italia che, tra l’altro, ha appena ricevuto il definitivo via libera per il Pnrr che dovrebbe a breve portare al ricevimento delle prime tranche di finanziamenti europei”, aggiunge Maurizio Pimpinella, Presidente dell’Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento (APSP). “La notizia positiva è sicuramente la robusta crescita dei canali e degli strumenti digitali, ciò che conferma che alcuni dei cambiamenti pandemici nelle abitudini degli italiani sono ormai diventati strutturali. Si tratta di una crescita costante e che, ad oggi, lascia ben pochi dubbi riguardo l’efficacia della trasformazione digitale nel semplificare e rendere più efficienti i rapporti pubblici e privati. Per consolidare definitivamente questa tendenza, è però necessario oggi contribuire attivamente attraverso iniziative educative mirate all’accrescimento della consapevolezza e della competenza digitale tra tutti i cittadini”.