Sull’obbligatorietà del certificato vaccinale ormai non ci sono più dubbi, anche se nessuna decisione è stata presa ufficialmente pare proprio che la direzione sia questa. Si tratta solo di capire quando verrà adottato l’obbligo e, soprattutto, quale sarà il suo perimetro.
Come al solito, il dibattito si sta infiammando tra chi vorrebbe una linea soft e maggiormente rispettosa della libera scelta di ciascuno e una più rigida che verta inderogabilmente verso l’obbligo ad ogni costo. “Il Green pass non solo deve diventare obbligatorio per i ristoranti al chiuso, ma anche per i mezzi di trasporto pubblico come autobus e metropolitana”, afferma il professor Walter Ricciardi, ordinario di Igiene e Sanità Pubblica all’Universita Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista con il “Messaggero“. “Non possiamo obbligare le persone a vaccinarsi, però chi non lo vuole fare avrà meno opportunità o, quanto meno, dovrà eseguire un tampone antigenico ogni volta che vorrà frequentare luoghi affollati o usare i mezzi pubblici”, aggiunge.
Nel governo però restano i distinguo della Lega. Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, rimarca la linea, “Per andare a San Siro, con 50mila persone, o a concerti, da 40mila, il Green Pass ha senso, ma sui treni pendolari no, per mangiare la pizza no. Mettiamo in sicurezza genitori e nonni senza punire nipoti e figli”, dice in un’intervista con “la Repubblica“. “Usiamo il modello tedesco, niente Pass, ma buon senso, educazione, regole. In Francia l`hanno reso obbligatorio sia perché la campagna vaccinale aveva difficoltà, sia per il crollo di popolarità di Macron”, sottolinea Salvini.
La verità ci dice che sono 17 milioni gli italiani ancora del tutto indifesi davanti al virus, con una ancora consistente fetta di cittadini che ne ha ricevuto solo una. Ciò vuol dire che ci sono ancora ampie possibilità di mettere in crisi i nostri ospedali a dispetto di quanto viene spesso detto. La verità è che nel corso di questa settimana, verosimilmente già domani, il Governo introdurrà delle norme più stringenti così come la rimodulazione dei parametri per stabilire l’andamento dell’epidemia. Come detto all’inizio, la questione è ormai solo quella di definire quando e come, non più il se.