Il mondo a portata di click. Questa è diventata, ormai, la dimensione delle nostre vite e anche il settore del turismo non si sottrae alle nuove abitudini maturate dai consumatori in tempo di trasformazione digitale.
Secondo, infatti, i recenti dati raccolti dall’Osservatorio Innovazione Digitale del Politecnico di Milano, nel 2019, il turismo digitale italiano è cresciuto del 9%, fino a raggiungere un valore complessivo di 15,5 miliardi di euro. Un quarto di questo mercato in espansione è rappresentato solamente dagli acquisti effettuati via mobile che crescono sempre più rapidamente.
Oggi, la ricerca di una migliore user experience è diventata una delle principali finalità sia da parte delle imprese sia da parte dei consumatori soddisfacendo anche il costante bisogno di immediatezza e semplificazione. L’esperienza e le emozioni sono ciò che più contano per un viaggiatore, e queste sono in grado di soddisfarlo sia come cliente sia come persona. Anche per questo i viaggiatori ricercano soluzioni semplici che non distolgano eccessivamente l’attenzione da ciò che stanno vivendo.
L’economia della condivisione, le nuove piattaforme, le app ma anche i canali tradizionali che stanno via via adeguandosi al cambiamento sono tutti orientati per venire incontro all’utente/viaggiatore che è costantemente alla ricerca di soluzioni innovative e in grado di fornirgli un’esperienza umana indimenticabile. A trainare il settore è, quindi, la cosiddetta sharing economy (e più in generale tutte le piattaforme peer to peer nate per facilitare l’affitto e la condivisione di alloggio tra privati) che vale oggi un terzo della componente di mercato digitale relativa agli alloggi, considerato che, nel 2019, su 100 prenotazioni la metà sono state effettuate direttamente dal cliente finale senza passare tramite intermediari e sfruttando ogni canale a sua disposizione.
Un’economia più sostenibile e partecipativa che mette al centro l’uomo e l’esperienza è la nuova frontiera che si sta percorrendo nel mondo del turismo e la trasformazione digitale sembra proprio essere pensata per favorire questo genere di sviluppo.