Credito d’imposta fino a 320 euro per le imprese tenute alla trasmissione dei corrispettivi che acquistano o noleggiano un Pos fiscalmente idoneo. Lo prevede uno degli emendamenti al dl 73/2021 (sostegni-bis) approvati dalla commissione bilancio della Camera. Il bonus, di entità variabile sia in ragione delle caratteristiche dello strumento acquistato che delle dimensioni dell’impresa, sarà utilizzabile soltanto in compensazione. In relazione ai costi delle operazioni di acquisto, noleggio o comunque utilizzo, tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022, di strumenti che consentono il pagamento elettronico, collegati agli strumenti di trasmissione telematica dei corrispettivi all’agenzia delle entrate di cui all’articolo 2, comma 3, del dlgs n. 127/2015, è riconosciuto un credito d’imposta parametrato ai predetti costi, entro il limite massimo di spesa di 160 euro per ciascun contribuente e nel rispetto dei limiti per gli aiuti comunitari. L’ammontare del credito d’imposta è pari: al 70% delle suddette spese, per i contribuenti con ricavi/compensi nell’anno precedente di ammontare fino a 200.000 euro; al 40%, se i ricavi/compensi superano 200.000 euro, ma non un milione; al 10%, se i ricavi/compensi superano un milione di euro, ma non cinque. Alle imprese che si doteranno invece, nel corso del 2022, di strumenti evoluti di pagamento elettronico in grado di assolvere anche alla memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi, spetterà un credito d’imposta più sostenuto, commisurato sempre alle spese di acquisto, noleggio o utilizzo, entro un limite massimo di spesa che è però elevato a 320 euro. In questo caso, l’entità del bonus sarà: del 100% delle spese, per le imprese con ricavi/compensi nell’anno precedente di ammontare fino a 200.000 euro; del 70%, se i ricavi/compensi superano 200.000 euro, ma non un milione; del 40%, se i ricavi/compensi superano un milione, ma non cinque.
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