Nuova offensiva contro un gigante del web negli Usa. I Procuratori Generali di 37 Stati dell’Unione si sono associati in una causa collettiva contro Google, accusandolo di monopolio per la sua ‘boutique’ digitale Play Store. Secondo gli Stati che hanno avviato la ‘class action’, la societa’ abusa del suo potere nei confronti degli utenti di telefoni Android che cercano di caricare delle App. ‘Intentiamo questo processo per mettere fine al monopolio illegale di Google e per dare infine voce a milioni di consumatori e imprenditore’, ha dichiarato il Procuratore Generale di New York, Letitia James, una delle promotrici della causa. ‘La societa’ ha fatto in modo che centinaia di milioni di utenti si rivolgano a Google, e solo a Google, per avere accesso a milioni di App per caricarle sui loro telefoni o tablet’, ha aggiunto James.
Nella citazione in giudizio i 37 Procuratori spiegano che Google utilizza pratiche anti-concorrenziali per scoraggiare la distribuzione di App tramite vie diverse dal suo Play Store, il cui sistema di pagamento percepisce commissioni sulle transazioni effettuate degli utenti. Immediata la reazione di Google. ‘Android e Google Play assicurano un’apertura e una scelta che altre piattaforme semplicemente non hanno’, ha dichiarato il responsabile dei Public Affairs, Wilson White. La nuova istanza si aggiunge a iniziative legali gia’ avviate e alle crescenti critiche nei confronti dei grandi gruppi del mondo digitale, che hanno visto il loro gia’ vasto potere accrescersi durante la pandemia, portandoli ad avere una presa sempre maggiore su vasti settori dell’economia. E’ molto alta l’attesa in questi giorni per la decisione dei giudici in merito alla causa avviata da Epic Games contro Apple per abuso di posizione dominante. A giugno alcuni parlamentari democratici e repubblicani del Congresso Usa hanno presentato cinque progetti di legge che hanno nel mirino i ‘monopoli’ dei colossi del digitale Google, Apple, Facebook e Amazon. ‘Al momento i monopoli non regolamentati della tecnologia hanno troppo potere sull’economia’, ha scritto in quell’occasione il democratico David Cicilline, presidente della commissione anti-monopoli alla Camera dei Rappresentanti. Secondo il parlamentare, “sono in una posizione unica per scegliere vincenti e perdenti, distruggere le piccole aziende, aumentare i prezzi per i consumatori e far perdere il posto di lavoro alle persone’.