Appuntamento con la storia raggiunto, almeno negli intenti, per i ministri impegnati al G7 di Londra. Finalmente, c’è l’accordo sulla tassa minima globale sulle multinazionali. I ministri delle Finanze delle sette maggiori economie globali hanno aggiunto una posizione comune sulla riforma della tassazione minima del 15% delle multinazionali, che riguarda innanzitutto – ma non solo – i giganti digitali e che ora porteranno insieme in sede di G20 e Ocse. Ciò che però più conta è che la tassa riguarderà gli utili eccedenti una soglia del 10% sui margini di redditività (quindi la quota di utili al di sotto di questa soglia è esentata). Inoltre, sulla quota eccedente questa soglia “almeno il 20%” sarà oggetto di “ricerca di una equa soluzione di allocamento” con i Paesi in cui vengono realizzate le attività fatturate.
La proposta del G7 finanze sulla tassazione delle imprese si basa quindi su “due pilastri”: un’aliquota minima di “almeno il 15%” per tutte le multinazionali e l’intenzione di tassare il 20% della quota eccedente il 10% dei profitti nei Paesi in cui vengono realizzati. Lo ha spiegato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, a margine della riunione a Londra, precisando che la proposta sarà discussa “in sede G20” a luglio a Venezia, con la prospettiva di essere allargata. Franco ha precisato che l’attuazione tecnica richiederà “alcuni anni”. Quando diverrà operativa sarà accompagnata dal superamento della digital Tax, dove già in vigore.
A questo punto, è più che scontato che i progetti per le varie web tax locali vadano a decadere sostituite da quanto previsto dall’accordo di Londra. Dopo dieci anni di trattative in seno all’OCSE, il conseguimento di un tale traguardo apre nuove opportunità e meno conflitti per buona parte dei Paesi, tra cui l’Italia, che dovrebbe ricavare dalla riforma circa 2,7 miliardi di euro l’anno di tassazione, una cifra di gran lunga superiore rispetto a quella che incasserebbe senza tale norma. Il patto è stato accolto con estrema soddisfazione dai partecipanti e il premier italiano Mario Draghi ha tenuto a dire a proposito: “Saluto con grande soddisfazione l’accordo sulla tassazione delle multinazionali raggiunto oggi a Londra dai ministri delle finanze del G7. È un passo storico verso una maggiore equità e giustizia sociale per i cittadini”.