di Riccardo Porta
In Italia, i database della pubblica amministrazione non si parlano. Questo è uno tra i (principali) motivi per cui, se siamo in vacanza, non possiamo fare il richiamo del vaccino in un’altra regione.
Sempre per questo motivo vengono chieste alle imprese mille documenti diversi per dare l’inizio a dei lavori che poi non possono essere controllati agevolmente ex post in caso di verifica.
Il progetto di un cloud nazionale e datacenter unici della Pa? Se ne parla dal 2013.
Il 40% dei Comuni utilizza ancora procedure analogiche, quali timbri e firme autografe, per almeno il 50% della produzione documentale.
Dal 1° marzo, sarebbe un diritto pagare con PagoPA – obbligo rinviato per anni – ma a quella data solo il 37% degli enti aveva almeno un servizio pagabile in questo modo. Accedere ai registri delle scuole dei figli con SPID? Solo lo 0,6% lo fa, obbligando le segreterie amministrative ad assegnare le credenziali a mano.
Solo un Comune su quattro, tipicamente medio-grande, offre i certificati online. Intuisci i potenziali risparmi per lo Stato, i vantaggi per i cittadini e imprese?
Il Pnrr prevede figure di accompagnamento al digitale, con 300 esperti in via di reclutamento, per le PA locali che non ce la fanno. Aiuto.