Accanto alla campagna vaccinale di cui finora è stata una delle assolute protagoniste, la Pfizer è vicina al lancio di una nuova molecola che potrebbe salvare l’umanità e facendo diventare il Covid-19 poco più di uno spiacevole ricordo. La molecola in fase avanzata di sperimentazione si chiama PF-07321332 ed è alla base di un farmaco per curare in due tre giorni dalla sintomatologia e guarire del tutto dall’infezione. Per diretta comunicazione del CEO della casa farmaceutica, dalla prevenzione si passa direttamente alla cura cambiando completamente l’approccio stesso alla malattia cercando non di impedirne il contagio ma riducendone drasticamente l’impatto fino praticamente ad annullarlo.
La pillola PF-07321332, che ai volontari sarà somministrata sia in forma solida che liquida, tecnicamente è un inibitore della proteasi, un medicinale che colpisce un enzima virale (la proteasi, appunto) che permette ai patogeni di produrre le proteine e dunque di replicarsi. Bloccando questo enzima, di fatto, si neutralizza la minaccia. Fortunatamente gli inibitori delle proteasi già approvati sono considerati sicuri e ben tollerati, pertanto gli scienziati non si aspettano problemi dai trial clinici che coinvolgeranno i primi volontari. I test in vitro hanno mostrato un’efficacia anche contro altri coronavirus, pertanto, in futuro, il farmaco potrebbe essere somministrato anche per combattere contro ulteriori minacce pandemiche da coronavirus.
Potremmo essere davanti alla vera svolta nella cura di questa terribile malattia che ha già causato centinaia di migliaia di decessi in tutto il mondo e che, se in alcuni paesi sembrerebbe rallentare o aver invertito il processo di diffusione, in altri tra cui India e Brasile prosegue all’impazzata la sua diffusione replicandosi in decine di varianti potenzialmente ancora più pericolose o non intercettabili con i vaccini attualmente a disposizione.