Fuori dall’euro, e quindi anche dalla sua versione digitale, il Regno Unito non rinuncia ad un progetto di CBDC; il Britcoin. Il ministro delle Finanze britannico, Rishi Sunak, stamani ha, infatit, chiesto alla Bank of England di studiare la possibilità di creare una nuova moneta digitale emessa dalla Banca centrale inglese per rispondere alle sfide poste da alcune criptovalute come il Bitcoin. Anche altre Banche centrali stanno valutando la possibilità di creare una versione digitale delle rispettive valute, ampliando l’accesso ai fondi della Banca centrale, che al momento possono essere utilizzati solamente dalle banche commerciali, ha ricordato Reuters. Una mossa che potrebbe velocizzare i pagamenti interni e all’estero e ridurre il rischio di stabilità finanziaria. La Cina è in prima linea nel lancio della sua central bank digital currency. Nel corso del fine settimana un esponente della Banca centrale cinese ha confermato che alle Olimpiadi invernali del prossimo anno il gigante asiatico potrebbe effettuare sperimentazioni aperte anche a visitatori della sua valuta digitale centrale che, appunto, si differenzia dai criptoasset come il Bitcoin essendo portato avanti dalle autorità monetarie. Anche la Bce sta studiando una forma elettronica di contante complementare a banconote e monete, ma il lancio non avverrà prima di qualche anno.
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