Dal pedaggio dell’autostrada alla polizza auto. Telepass evolve e la trasformazione del business passa in questi giorni attraverso il mondo dell’assicurazione. Due settimane fa la società guidata da Gabriele Benedetto ha firmato un accordo con Assicurazioni Generali per rimborsare i pedaggi agli automobilisti bloccati in fila all’interno della rete autostradale. Oggi il gruppo compie un ulteriore passo in avanti nel settore dei servizi e lancia Telepass Assicura, una nuova formula assicurativa che consente a Telepass di offrire ai propri clienti polizze auto le cui tariffe sono misurate sull’effettivo utilizzo del mezzo.
«Non vogliamo diventare assicuratori – spiega l’amministratore delegato di Telepass, Gabriele Benedetto – ma offrire concreti vantaggi ai nostri clienti. Un anno fa abbiamo costituito Telepass Broker, un esperimento andato molto bene che consente ai nostri clienti, con tre tap sullo smartphone, di scegliere e sottoscrivere la polizza assicurativa di uno dei nostri partner. Ora offriamo alla parte più evoluta della nostra clientela, circa 700 mila persone su un totale di 6,7 milioni di clienti, una tariffa ad hoc, con una compagnia assicuratrice nostra partner, Great Lake, che è il braccio operativo del più grande riassicuratore europeo, Munich Re. Il concetto chiave è che si tratta di una polizza taylor made, che tiene conto dello stile di mobilità del cliente e che va oltre la black box, non richiedendo alcuna installazione aggiuntiva oltre al Telepass già presente a bordo»
Big Data
È la conferma che Big Data, ormai, è tra noi. Utilizzando i dati raccolti dal Telepass, si possono conoscere i tempi di utilizzo e i modi di guida, spesso i tempi in cui l’auto rimane parcheggiata. E da questa base di dati è un passo giungere a una polizza personalizzata non solo nei contenuti quantitativi delle tutela, che vengono scelti dal sottoscrittore, ma soprattutto nella formulazione tariffaria che può raggiungere tagli, rispetto all’offerta standard pre-esistente, anche del 50 per cento.
«Noi siamo solo una specie di agenti assicurativi – sottolinea Benedetto -. La compagnia è Great Lakes. Il nostro obiettivo è un altro, è quello di diventare partner della mobilità della nostra clientela. È lì che vogliamo muoverci, offrendo servizi che facilitino l’utilizzo di un importantissimo mezzo di trasporto qual è l’auto. Come – si chiede Benedetto -? Anche rateizzando mensilmente il costo della polizza auto e addebitandola direttamente sul suo conto corrente».
Numeri alla mano, dice Benedetto, il parco auto italiano conta circa 34 milioni di vetture immatricolate. Di queste circa 24 milioni utilizzano la rete autostradale. La metà, circa 12 milioni, è cliente di Telepass. «Il nostro obiettivo – continua Benedetto – è ambizioso: alla fine del 2024 vorremmo raggiungere con la nostra copertura assicurativa circa il 10 per cento dei nostri clienti, 1,2 milioni di vetture. Siamo fiduciosi. Il primo anno di operatività come broker ci ha visto raggiungere il 3 per cento della nostra clientela. Qui avremo un boost legato alla convenienza delle tariffe che dovrebbe spingerci rapidamente in avanti». In termini di valore, con una polizza media che in Italia costa circa 330 euro l’anno, il target di Telepass Assicura dovrebbe aggirarsi sui 400 milioni di euro di premi a fine 2024. «Ma è la sfera dei servizi a cui puntiamo. Di quei premi, il 95 per cento va girato alla compagnia assicuratrice. A noi quel che interessa è invece il diventare partner di mobilità, offrendo tutta una serie di servizi che giustifichino il fatto di essere clienti di Telepass. E ci stiamo riuscendo. Non si spiegherebbe altrimenti come, nel 2020, l’anno del grande blocco della mobilità i nostri abbonati netti siano aumentati nei dodici mesi di 330 mila unità, mentre il traffico autostradale è sceso del 30 per cento. Sono dati che si spiegano solo ponendo il pagamento automatico dell’autostrada come un cancello di ingresso a una serie di servizi a cui il nostro cliente non intende più rinunciare».
Servizi che vanno dal pagamento (l’autostrada, ma anche il parcheggio) al lavaggio dell’auto, dalla prenotazione di un treno alla ricerca di un taxi. E che disegnano un nuovo modo di muoversi, che incontra le aspettative di un crescente numero di utilizzatori. Non solo in Italia. Telepass è presente in 17 paesi europei e nel Vecchio continente «gestisce» 173 mila chilometri di autostrade.
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