Di Francesca Rossetti
Oggi parliamo del digitale nella ristorazione con Marco Simonini e Giuliano Vita, co-fondatori e rispettivamente CMO e CEO di Dishcovery
Come nasce Dishcovery e di che cosa si occupa?
Dishcovery nasce durante una nostra esperienza di lavoro in Cina, in cui cisiamo resi conto di come le barriere linguistiche e culturali possano rendere difficile un pranzo o una cena al ristorante. Abbiamo quindi pensato di creare un software capace di agevolare la comprensione del cibo e della cultura enogastronomica attraverso il menu. Il nostro primo focus è stata la digitalizzazionedei menu in svariate lingue straniere per i ristoranti con flussi turistici dall’estero: un menu interattivo facile da consultare in qualsiasi lingua con le descrizioni dei piatti e relativi allergeni, la lista dei singoli ingredienti, informazioni aggiuntive grazie al collegamento con Wikipedia, e abbinamenti vino-piatto.
A seguito della diffusione della pandemia di Coronavirus, ad inizio 2020, si è fermato il turismo e i ristoranti hanno chiuso. L’unica possibilità per queste realtà è stata continuare a fornire il servizio di delivery o take away. Dishcovery ha quindi focalizzato il proprio business sulla digitalizzazione dei menu per quelle strutture che hanno deciso di mantenere attivi questi servizi (continuando ad offrire il menu digitale con le stesse caratteristiche di sempre). I riscontri dai ristoratori sono stati positivi e in soli due mesi dall’inizio del primo lockdown (marzo 2020), abbiamo triplicato la nostra customer base.
Con la riapertura dei ristoranti, la digitalizzazione dei menu è diventata sempre più importante per mantenere alto il livello di igiene nei locali. L’adozione del digital permette infatti di eliminare l’utilizzo di menu cartacei e di conseguenza la proliferazione di virus e batteri causata dal passaggio delle liste tra le mani dei clienti.
Trainato anche dagli effetti della pandemia che ha visto una spinta della digitalizzazione nel settore della ristorazione, il 2020 ha registrato una crescita dell’800% relativa ai ristoranti che hanno adottato la nostra soluzione, passando da 300 locali nel 2019 a 2.700.
A chi si rivolgeDishcovery e quali numeri raccoglie come aderenti?
La nostra soluzione si rivolge a tutte le attività ristorative e oggicontiamo oltre 2700 realtàche la utilizzano. Il menu digitale è stato scelto sia da alcune piccole catene, sia da attività a conduzione famigliare – dalle pizzerie ai ristoranti stellati.
Quali sono i servizi maggiormente utilizzati durante il Covid e in quali lingue sono disponibili?
La possibilità di avere un menu digitale da poter utilizzare su tutti i canali di comunicazione del ristorante è stato sicuramente un servizio molto richiesto. Attraverso la trasformazione della lista cartacea in un link, il menu può essere aggiunto ai profili social, al sito del ristorante nonché sulle piattaforme online, come Google; Facebook; Instagram; Tripadvisor, o condiviso con i clienti via sms, e applicazioni di messaggistica.
Grazie a questa soluzione, i ristoratori hanno potuto continuare a raggiungere i propri clienti sulle piattaforme online nonostante le chiusure e accettare ordinazioni in maniera più semplice e immediata,anche attraversoWhatsApp.
Inoltre, nel caso di servizi quali asporto e domicilio, il menu fornisce la possibilità ai clienti dipagare al ritiro/consegna oppure tramite PayPal. Per quanto riguarda invece i sistemi di pagamento, Dishcovery è stata una delle realtà vincitrici della call4startup ‘Store del Futuro’ promossa da Axepta, Società del Gruppo BNP Paribas, in collaborazione con PoliHub, aggiudicandosi la vincita nella categoria Shopping Experience ed ottenendo un’accelerazione di 4 mesi e un premio destinato al finanziamento delle attività di technologydevelopment&validation per la creazione di un Proof of Concept volto a integrare le soluzioni di pagamento digitale di Axepta tra i sistemi attualmente inclusi in piattaforma.
Infine, la traduzione del menu è disponibile in qualsiasi lingua, anche se al momento, vista la scarsità di turismo, prevalgono le richieste in lingua italiana.
Come avviene la raccolta dati dei clienti per permettere la loro tracciabilità?
Il nostro gestionale integra la possibilità di gestire il registro digitale all’interno del menu raccogliendo i dati dei clienti del ristorante per 14 giorni, in modo da permettere alle autorità il tracciamento in caso di necessità. Dopo 14 gg i dati vengono cancellati automaticamente (il ristoratore quindi non ha responsabilità nella gestione dei dati), a meno che il cliente non abbia spuntato la casella relativa al consenso del trattamento dei dati per finalità di marketing. In questo caso i dati dei clienti rimangono al ristoratore, così che possa fidelizzare i clienti che vogliono essere informati su novità, promozioni e varie attività del ristorante.
Il ruolo dei social e delle piattaforme online
In un periodo storico come quello attuale dove buona parte delle attività quotidiane sono svolte online e su smartphone, la presenza sui canali social sta diventando imprescindibile se si vuole essere visibili ai clienti, sia per comunicazioni di servizio (come gli orari di apertura, la possibilità di delivery o take away), sia per restare in contatto con la clientela (condividendo le modifiche al menu o le novità). Spesso la pianificazione di attività programmate e di adv su questi canali diventa secondaria, quindi la scelta di un partner in grado di curare la visibilità dei locali è fondamentale. Proprio per questo, oltre all’implementazione del menu digitale, mettiamo a disposizione dei ristoratori la possibilità di effettuare campagne di social media marketing geolocalizzate in base al luogo di pertinenza.
I vantaggi per il ristoratore e per il cliente
Diversi sono i vantaggi della soluzione Dishcovery: contribuisce a risparmiare sull’utilizzo di carta, attraverso il gestionale è possibile modificare il menu a ogni variazione e aggiornarlo su tutti i touch point dove è presente il profilo del ristorante con un click; serve a raggiungere i propri clienti più facilmente, grazie al presidio della presenza online; a gestire meglio le ordinazioni, che sono disponibili su un’unica piattaforma; a gestire il delivery monitorando lo stato delle consegne degli ordini;e di conseguenza ad aumentare lo scontrino medio.