La Competition and markets authority (Cma), l’autorita’ britannica per la concorrenza, ha aperto un’inchiesta su Apple per accertare che non ci siano irregolarita’ sulla distribuzione delle applicazioni sull’App Store. La Cma ha fatto sapere di avere avviato l’azione dopo le segnalazioni di alcuni sviluppatori, secondo cui il colosso di Cupertino utilizzerebbe la propria posizione dominante per imporre condizioni inique o anticompetitive, per esempio richiedendo che alcuni tipi di app usino il sistema di pagamenti in-app di Apple, per il quale il gruppo tecnologico puo’ chiedere commissioni fino al 30%. L’autorita’ britannica condurra’ un’indagine preliminare fino a settembre e al momento non ha ancora stabilito se Apple abbia commesso violazioni. “Gli sviluppatori sostengono che Apple usa la sua posizione di mercato per fissare termini iniqui o che possono limitare la scelta e la concorrenza, potenzialmente danneggiando i consumatori quando comprano o utilizzano le app”, ha detto la Cma. Apple ha fatto sapere che collaborera’ con la Cma e ha difeso le condizioni che impone agli sviluppatori che vogliono vendere le proprie app sull’App Store, sottolineando che “sono applicate in modo equo e corretto a tutti gli sviluppatori” e che “sono necessarie per tutelare i clienti da malware e per evitare un’impropria raccolta di dati senza il loro consenso”.
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