Il super cashback da 1.500 euro potrebbe subire un brusco stop fino a dicembre. Il ministero dell’Economia potrebbe congelare il premio semestrale da 1.500 euro per chi utilizza più volte bancomat, carte di credito e app per pagare gli scontrini, per risolvere il problema dei furbetti delle tante mini-transazioni, che a poche ore di distanza frazionano i pagamenti per scalare la classifica e arrivare tra i primi 100mila che hanno fatto più transazioni in un semestre. C’è chi ipotizza che il super cashback possa anche essere abolito del tutto e questo porterebbe un risparmio di 500 milioni nelle casse dello Stato. Rimarrebbe solo il cashback ordinario, ovvero l’incentivo fino a 150 euro per chi effettua almeno 50 transazioni in sei mesi.
Per dare un giro di vite allo sfruttamento improprio del bonus, il governo si prepara dunque a varare uno stop al super cashback mentre la società PagoPa è all’opera per attivare i controlli e verificare le transazioni con scopo fraudolento. I tecnici sono al lavoro per mettere a punto un algoritmo che annulli i micro-pagamenti ripetuti. Il nuovo software terrebbe conto delle tipologie di transazioni, degli importi, del lasso di tempo nel quale vengono eseguite e anche dell’esercizio commerciale nel quale avviene il pagamento. Con i dati a disposizione non sarebbe difficile individuare i furbetti del cashback, a cui non può essere impartita alcuna sanzione (perché di fatto non esistono ancora disposizioni a tal proposito), ma che rischiano di essere esclusi dalla corsa ai premi.
C’è poi chi ipotizza che la misura possa essere fatta slittare al prossimo inverno, ipotesi che trova concordi soprattutto i benzinai, categoria tra le più colpite dal ricorso spropositato alle mini transazioni.