Il tribunale di Seattle dà ragione ad Amazon per la sospensione dei servizi cloud di Parler.
E’ improbabile – si legge nel dispositivo del giudice distrettuale Barbara Rothstein – che AWS si sia reso responsabile di una violazione contrattuale e delle norme antitrust.
Inoltre, il testo evidenzia che non sarebbe nel pubblico interesse “ospitare questo tipo di contenuto abusivo e violento, in particolare alla luce dei recenti disordini al Campidoglio”.
A seguito di questa sentenza, anche il dibattito intorno alla responsabilità dei social network di quanto viene pubblicato presso di loro potrebbe subirne le conseguenze con risvolti politici, sociali e pubblici, tuttavia, ancora tutti da decifrare.